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Conferenza stampa Allegri: «Dobbiamo avere l’ambizione di arrivare in finale» – VIDEO
Conferenza stampa Allegri: le parole del tecnico bianconero alla vigilia di Juve Villarreal, valida per il ritorno degli ottavi di Champions
(inviato all’Allianz Stadium) – La Juve scende in campo con il Villarreal mercoledì, nel match valido per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Si parte dall’1-1 dell’andata, con Parejo che rispose al vantaggio iniziale di Vlahovic.
Nel giorno di vigilia, martedì 15 marzo, Massimiliano Allegri è intervenuto in conferenza stampa alle 14.15 per presentare il match. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.
COME STA LA SQUADRA – «Idee chiare le ho, speriamo di indovinarle. La squadra sta bene, siamo in un buon momento, è una fase decisiva perché a marzo si decidono i campionati, la Champions, la Coppa Italia. Abbiamo 5 giorni, ne avevamo 7 prima della Sampdoria e ora ne abbiamo 5. Dopodomani ne mancano 3 per arrivare alla sosta nelle migliori condizioni di classifica ma in questo momento bisogna essere focalizzati sulla partita di domani».
ARRIVARE IN FINALE – «Non so se ha la qualità o la maturità per arrivarci, dobbiamo avere l’ambizione di arrivarci. Quando iniziamo la stagione e abbiamo degli obiettivi da raggiungere, bisogna avere l’obiettivo massimo davanti. Se siamo bravi, fortunati o se gli altri sono più forti non ci arriviamo, ma dobbiamo fare il massimo che possiamo per ottenerlo. Senza uscire dalle competizioni con il rimpianto di non aver fatto il massimo. Questa è la cosa che non deve succedere. Domani è una finale secca che giochiamo in casa, perché visto che i gol in trasferta non valgono doppio, domani deve uscire una vincente. Che esca nei 90′ o nei 120′ o ai rigori, domani esce una vincente».
INFORTUNATI – «Iniziamo da quelli che ci sono: Chiellini, Dybala e Bernardeschi tornano a disposizione. Sono tre rientri importanti. Speriamo di risolverla nei 90′ se no c’è bisogno dei 120′, quindi i cambi sono determinanti. Poi sia Chiellini, Dybala e Bernardeschi non hanno 90′ nelle gambe quindi sono tre cambi ottimi. Per quanto riguarda quelli che non ci sono, Bonucci è out: ha giocato partite come Empoli e Villarreal dove non stava bene, si è messo a disposizione, è stato molto bravo e ora ha un problema al polpaccio che non riesce a risolvere quindi bisogna che stia fermo. Alex Sandro si sentiva il polpaccio strano e siccome sul soleo è noioso quindi ho proferito non rischiarlo perché domani non è l’ultima partita della stagione. Zakaria vediamo se sarà a disposizione giovedì altrimenti se ne riparla dopo la sosta. Mancano due partite alla sosta quindi bisogna fare gli ultimi due sforzi cercando di vincerle così abbiamo tempo di recuperare. Chiesa, McKennie e Kaio Jorge sono fuori per lungo tempo».
MORATA ACCANTO A VLAHOVIC – «Di tre giocano due sicuramente, diciamo che Vlahovic gioca. Morata sta attraversando un buon periodo di forma. Sono contento ma non era diventato scarso nei primi 6 mesi, anzi secondo me aveva fatto bene però è sempre stato criticato e giocava in una posizione non sua. Si è messo sempre a disposizione facendo anche delle buone partite. Avendo un centravanti ora, per lui è meglio perché può giocare a seconda delle sue caratteristiche».
CANCELLEREBBE INFORTUNI O I PRIMI MESI – «Mi tengo gli infortuni e i primi 3 mesi della stagione perché se non li avessimo passati non saremmo arrivati a questo punto. Detto questo, stiamo andando bene per merito dei ragazzi. Siamo una squadra compatta, siamo diventati un gruppo granitico e il merito è solamente loro, ma non abbiamo fatto ancora niente. Il pericolo è andare oltre, pensare oltre. La nostra forza è pensare all’immediato, l’immediato è domani, altrimenti iniziamo a pensare alla vittoria della Champions, vittoria dello Scudetto. Facciamo un passo alla volta perché perdere equilibrio potrebbe farci male, invece l’equilibrio deve essere la cosa che può darci più forza. Dobbiamo rimanere coi piedi per terra e non avere questi sbalzi d’umore. La squadra sta trovando un equilibrio importante e bisogna mantenerlo, poi chiaro che dobbiamo migliorare le prestazioni. Quando sei una grande squadra, l’obiettivo è arrivare a marzo e giocarti quello che c’è da giocare. Ora siamo a marzo e dobbiamo dimostrare di essere veramente bravi a raggiungere gli obiettivi. Intanto il primo obiettivo è essere qui a giocarsi il passaggio in Champions. E’ anche bello, entusiasmante, adrenalinico. Domani ci dovrà essere una bella atmosfera, positiva. Ci saranno momenti complicati, difficile, momenti in cui dovremo difendere e i tifosi dovranno dare una mano a loro».
CHE JUVE IMMAGINAVA – «Non è che immaginavo una Juve che… Sono arrivato dopo due anni che ero fermo, in una squadra con tanti giocatori che non conoscevo, e abbiamo iniziato un percorso insieme, facendo errori tutti me compreso. Perché è normale che sia. Ora la squadra ha raggiunto un suo equilibrio ma non basta perché ora siamo a marzo e siamo nel momento decisivo. Tutti gli anni è così, non è che quest’anno è diverso dagli altri anni. Adesso conta, e dobbiamo essere diversi da quello che siamo da settembre a febbraio».
VILLARREAL – «È una squadra esperta con un allenatore bravo. Concede poco e niente. Sono una squadra fisica, lo abbiamo visto anche all’andata: quando sembravano usciti dalla partita abbiamo commesso un errore e sono rientrati in gara. Domani ci vorrà equilibrio, capire i momenti della partita, capire quando spingere e concedere. Loro hanno tecnica, bisognerà fare una partita giusta, seria, da ottavo di Champions per arrivare ai quarti».
QUALE ERRORE NON COMMETTERE – «Se ne commettono tanti durante la partita, bisogna farne meno nelle zone dove conta. Dobbiamo giocare con l’obiettivo di passare il turno, sapendo che ci saranno all’interno della partita spezzoni di altre partite. E lì dovremo interpretarli al meglio».
PENSARE DI AVERLA VINTA ALL’ANDATA DOPO L’1-0- «Non c’è da pensare, solo da fare. In Spagna dopo il vantaggio abbiamo rischiato con loro che hanno preso il palo. Poi abbiamo avuto diverse occasioni per poter raddoppiare. Nel secondo tempo, quando la partita sembrava in controllo, c’è stata una disattenzione difensiva e abbiamo preso gol. Ma il turno non sarebbe stato chiuso lì».
PARTITA PIU’ DELICATA – «Da come siam partiti d’ora in avanti son tutte delicate. A marzo è il momento del divertimento. Da settembre a febbraio devi giocare per divertirti e creare le basi per arrivare a marzo. Ora sono partite diverse, il pallone diventa più piccolo e pesante. Giocare partite come domani sera è straordinario per i giocatori: l’attesa, l’attenzione, l’obiettivo di arrivare ai quarti di finale. Ora è bello e divertente però bisogna essere focalizzati per arrivare agli obiettivi. Questo è poco ma sicuro».
PREOCUPPAZIONE IN DIFESA O CENTROCAMPO – «Non ho preoccupazioni perché la squadra ha ritrovato una certa maturità. Bisogna migliorare in alcune situazioni di gioco quando siamo nella metà campo avversari. Ma domani è una partita secca, una finale perché il risultato dell’andata non conta. Bisogna essere bravi a interpretarla nel migliore dei modi, sapendo delle difficoltà e avendo rispetto dell’avversario. Avere rispetto dell’avversario significa avere grande forza dentro di noi. La presunzione non ci porta da nessuna parte».
DOVE PUO’ ESSERE PU’ PERICOLOSO MORATA – «Deve essere sempre pericoloso in attacco, deve far gol, così come Vlahovic. Morata con lui vicino gira per il campo, poi è in buon momento a livello mentale e sono contento. Sta facendo bene anche Kean, stiamo tutti bene e siamo pronti, poi ci vuole un pizzico di fortuna per passare il turno. Poi gli episodi, gli imprevisti, bisogna essere bravi a gestire tutto».
PARTITA PIU’ IMPORTANTE DELLA STAGIONE – «È la partita più importante della Champions perché se vinciamo andiamo ai quarti. Poi abbiamo le partite di campionato ch sono un’altra storia e poi la semifinale di Coppa Italia. Dividiamo le cose, la Champions è una cosa, Serie A e Coppa Italia un’altra. Domani è la partita più importante per la Champions, per forza, perché bisogna vincere se no non andiamo avanti».
PREOCCUPATO DA EMERY – «È una finale perché è una partita secca, non abbiamo vantaggi sul risultato dell’andata. Il Villarreal è una squadra esperta, ha vinto l’Europa League, Emery non ti dà vantaggi, sa leggere la partita. È una partita difficile contro una squadra dalle qualità importanti, non solo singole, lavorano molto come squadra».
PELLEGRINI – «È cresciuto molto, è contento ma da lui mi aspetto ancora margini di miglioramento. È ’99, sta giocando molto nella Juventus. Sta crescendo, è un fattore anche psicologico. Sta acquistando sicurezza e questo credo sia una cosa importante».
PAURA DEI FISCHI IN CASO DI RISULTATO NEGATIVO – «Bisogna fare una bella prestazione, una volta fatta indipendentemente dal risultato il pubblico applaudirà i ragazzi. La partita dell’altro giorno tra Real Madrid e Psg insegna una cosa: una partita sotto controllo, per un imprevisto, è scappata via. Quando giochi queste partite può succedere: avere il controllo anche in quei momenti è importante. Per averlo devi avere serenità e reagire a quello che ti succede».