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Conferenza stampa Bernardeschi post Juve Zenit: le parole
Conferenza stampa Bernardeschi post Juve Zenit: le parole dell’esterno dopo il match della quarta giornata di Champions League
(inviato all’Allianz Stadium) – Intervenuto in conferenza stampa, Federico Bernardeschi ha parlato dopo Juve Zenit.
VITTORIA – «Lascia grande soddisfazione aver raggiunto gli ottavi ma stasera era importante vedere gli uomini che eravamo. Questa squadra di uomini ne ha tanti e sono venuti fuori con l’atteggiamento giusto, fisico e mentale. Questo deve essere la normalità per la Juventus, così deve essere».
CONTINUITA’ – «In 7 partite siamo stati Juventus, e lì i risultati sono arrivati. Purtroppo ci capita ancora di cadere, di fare passi falsi ma non è accettabile la posizione di classifica in campionato e lo sappiamo prima di tutto noi. Ora come dice il mister c’è da stare zitti e lavorare. Una partita come stasera non era facile da affrontare, e solo grandi uomini con spalle larghe possono giocarle».
PROBLEMA D’APPROCCIO CON LE SQUADRE PICCOLE – «Evidentemente penso di si. E’ lì che abbiamo perso punti, lì dove la Juventus ha creato la sua storia e i campionati. Ed è lì che bisogna ritornare, a quella predisposizione a lottare sia contro Real Madrid, Barcellona e Chelsea, ma anche con squadre medio-piccole che in realtà non lo sono».
GLI MANCA IL GOL – «Mi piace farne, ma questa sera era più importante fare una grandissima prestazione e dimostrare che il gruppo è unito. Gli obiettivi personali arriveranno ma quelli collettivi sono più importanti. Sono contento che i nostri tre attaccanti han segnato, questa deve essere la normalità».
DIFFERENZE IN CHAMPIONS – «Quando ci sono partite di cartello, ovviamente viene tutto più facile. Quando giochi contro squadre forti, la tensione si alza automaticamente, la voglia di giocare la percepisci subito ma dobbiamo averlo anche contro squadre non di cartello. Questo è un problema di risolvere e lo stiamo risolvendo».
RINNOVO CON LA JUVE – «Penso sicuramente a fare bene e a continuare. Per questi discorsi ci saranno le sedi opportune, ma ora è più importante concentrarsi su altro».
COS’E’ CAMBIATO IN QUESTA STAGIONE – «Ho chiuso un cerchio con l’Europeo dove ho passato momenti difficili e sono orgoglioso di averli passati. Un uomo, un ragazzo intelligente, sa solo prendere le cose buone dai momenti difficili e rialzarsi più forte di prima. Tornassi indietro li ripasserei tutti: mi han fatto soffrire ma anche crescere. Quest’anno sono contento di fare bene, ma la cosa che mi fa più piacere è aiutare i compagni e il mister. Quanto creato quest’estate all’Europeo deve essere di insegnamento ogni giorno, e dobbiamo portarlo ora alla Juventus».
RITIRO – «Fa bene. Quando c’è un gruppo sano, genuino, c’è piacere a stare insieme. Dispiace per i figli, le mogli a casa, ma c’è un momento in cui fare sacrifici. Ne siamo consapevoli noi, il mister e la società: la posizione di classifica non rispetta il valore della squadra e la storia di questa club».