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Conferenza stampa Bonucci: «Vedrete una grande Juve. Voglio portare la squadra dove merita»
Conferenza stampa Bonucci: le parole del capitano alla vigilia di Psg Juve, sfida valida per la prima giornata dei gironi di Champions League
La Juve taglia i nastri di partenza della fase a gironi di Champions League affrontando il Psg al Parco dei Principi. Subito una sfida stimolante per i bianconeri, opposti a Mbappé, Neymar e Messi ma non solo…
Nel giorno di vigilia, lunedì 5 settembre, Leonardo Bonucci è intervenuto in conferenza stampa alle 18.45 per presentare l’incontro davanti ai media insieme a Massimiliano Allegri. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.
QUALE PARTITA SI ASPETTA – «Domani sarà importante, sarà una partita bella. Sarà complicata e poi sorrido perché tutti noi conosciamo il mister: sono parole (quelle pronunciate post Fiorentina sul Benfica) frutto dell’allentare la tensione per la partita. Questa partita si prepara da sola. La gara più importante è domani, anche se sul lungo il passaggio del turno ce lo giocheremo con il Benfica. Giocare qui contro questi campioni è bello».
MBAPPE’ – «È un giocatore stratosferico: ha tutto per diventare il miglior calciatore al mondo. Il futuro e l’età sono dalla sua parte: sono sicuro anche che per la mentalità che ha, per come parla, ha voglia di crescere. Sarà dura giocare contro di lui, contro Messi, contro Neymar, contro il Psg in sé: serve un lavoro di squadra per fermar loro».
COSA PUO’ DIRCI LA PARTITA DI DOMANI – «Una partita non dà una fotografia ma ci dice dove possiamo migliorare, cosa sappiamo fare. Inserire tanti giocatori nuovi non è facile, ci vuole pazienza. Nelle notti di Champions qualcosa si trasforma, vedrete una grande Juventus».
VICENDE DI POGBA EXTRACAMPO – «Paul è una star mondiale, come tanti nel Psg o nella Juventus. Queste vicende non riguardano me, e questo non è neanche l’ambiente giusto. Paul è concentrato nel suo percorso di recupero. Ci manca e speriamo di averlo presto».
POCHI MINUTI IN STAGIONE – «Domani sarà un orgoglio giocare. A 35 anni la Champions è uno stimolo. Voglio essere un esempio e, come capitano, portare la Juventus dove merita insieme a tutta la squadra. Il mister mi ha fatto allenare con dei lavori specializzati prima della Fiorentina ma dobbiamo essere pronti per domani. Sarà una partita bella, complicata, dobbiamo approcciarla con il giusto divertimento. Sognavamo di giocare queste partite da bambini, dovremo tenere la palla e rincorrere l’avversario come quando eravamo piccoli. Ho messo questo nella mia testa: tutto il resto viene se poi alla base ci sono divertimento e spirito di squadra».
DI MARIA OUT – «È una perdita importante non averlo con noi, al netto della qualità del giocatore. È un giocatore importante all’interno dello spogliatoio per il suo entusiasmo e per la sua energia. Paredes, invece, è arrivato da poco ma ha personalità: ci dà esperienza internazionale e aumenta il carattere della squadra».
COSA MANCA ALLA JUVE – «Abbiamo cambiato tanti giocatori. Trovare la mentalità e il DNA Juventus non è facile, ma non è neanche scontato e veloce. Il mister sta svolgendo un grande lavoro a livello mentale per far capire cosa voglia dire indossare questa maglia. Sono convinto che coi compagni riporteremo la Juventus in alto».
GIOVANI – «Ce ne sono tanti qui, se è così è perché meritano di giocare qui. Siamo passati tutti da un percorso di crescita professionale e umano. Stanno imparando tanto. Miretti è cresciuto qui, sa cosa sia la Juventus, si è sempre fatto trovare pronto».
HA SENTITO CHIELLINI – «Sì la scorsa settimana. Insieme abbiamo giocate tante partite di questo tipo, fortunatamente anche vinte tante. Fa parte del passato però, ora c’è da pensare alla grande prestazione da fare contro un grande Psg, che ha dei grandissimi giocatori, e siamo qui con la consapevolezza di fare qualcosa di importante».