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Conferenza stampa Canzi: «Champions? Giochiamo ogni competizione per vincerla. Ho deciso la formazione ma non ve la dico»

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Conferenza stampa Canzi: le dichiarazioni del tecnico della Juventus Women alla vigilia del match di Champions col Valerenga

Max Canzi, tecnico della JuventusWomen, interviene in conferenza stampa alla vigilia del match di Women’s Champions League contro il Valerenga valido per la prima giornata del gruppo C.

EMOZIONE – «È una grande emozione, ogni allenatore lo sogna. Di poter arrivare e competere a questo livello, è un motivo d’orgoglio. Poi mano a mano che ci si avvicina ci si focalizza sull’obiettivo. Ma ora me la sto godendo».

CONDIZIONE FISICA – «Voglia di trovare qualcuno con una condizione come la nostra? No! (Ride ndr). Loro hanno già giocato 22 partite di campionato e sono rodati. Sono potenzialmente al pico della forma, quindi sicuramente sono curioso. Il nostro stato di forma è dato dal lavoro delle ragazze e cerchiamo di farne un punto di forza».

AVVERSARIE E GIRONE – «Il sorteggio arriva da delle urne che hanno un ranking. Bayern, Arsenal, Juventus, Valerenga: questo dice il ranking. Poi le partite si giocano in campo. Due sono avanti a noi, il Valerenga vince da tre anni nel suo campionato. Ha vinto 20 partite e ne ha perse due, ma chi ha pescato la Juventus in terza fascia non penso sia stata contenta. Noi partecipiamo a ogni competizione per vincere, poi ci sono le avversarie».

VINCERE PER FORZA – «In un girone da quattro squadre i punti sono pochi. È evidente che partire bene sarebbe straordinario. Ci avvicinerebbe a un obiettivo. Questo vale per tutte le squadre e tutti possono commettere passi falsi e i livelli sono dovuti al ranking ma si gioca in campo».

PARTITA PER PARTITA – «È un mantra, un mio modo di pensare. Ma non ho inventato l’acqua calda. Il livello di attenzione deve essere uno. Ragiono da uomo quindi fatico a fare due cose contemporaneamente. È un approccio pragmatico ma credo inevitabile per ottenere il massimo».

PALLE INATTIVE – «Ci lavoriamo abbastanza, potenzialmente potremmo lavorarci di più. Ci credo in maniera particolare, le ragazze sono molto attente. Sanno benissimo che le partite si possono vincere anche con una palla inattiva. I tre punti sono uguali anche se vinci con una punizione al 93′. È una parte del calcio e diamo la giusta importanza».

TUTTE COINVOLTE – «È giusto riconoscere al club il fatto di avermi messo a disposizione una rosa di altissimo livello. Ho tante ottime giocatrici, posso ruotarle e non devo obbligarle a giocare quando fisicamente non sono al massimo. Uno dei cambiamenti più strutturali del calcio sono stati i cinque cambi. Ti dà la possibilità di cambiare metà delle giocatrici di movimento. Non ci sono più titolari e riserve ma chi inizia e chi finisce. Una volta capito questo, e capisco che per le giocatrici sia difficile, c’è meno difficoltà ad accettare di non cominciare una partita. Barbara per esempio ha un impatto fisico sulla partita quando le avversarie sono stanche, poi può farlo anche dall’inizio. Alla fine l’obiettivo è di squadra».

FORMAZIONE – «L’abbiamo decisa, è delineata. Se ve la dico? Stavolta no (Ride ndr).».

TIFOSI ALLO STADIUM – «Ho visto i dati della prevendita, sono contentissimo. Ma il mio orizzonte è a domani sera».

SINTETICO – «Le ragazze che erano qui da più tempo hanno giocato tanto sul sintetico. Non è il sogno di ogni bambino ma i campi sintetici hanno portato una giocabilità nei paesi del Nord Europa importante visto che lì in inverno se no sarebbe stato impossibile. Meglio un buon sintetico che un campo in erba pessimo. Con la Sampdoria abbiamo giocato sul sintetico e ci stiamo allenando sul sintetico perché abbiamo la fortuna di avere un centro sportivo che ci mette a disposizione tanti campi».

VALERENGA – «Fa un ottimo calcio, evoluto. Non dà punti di riferimento, è un calcio poco scandinavo ma fatto di fraseggio. Hanno giocatrici buone».

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