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Conferenza stampa Chiellini: «Chelsea facile da preparare» – VIDEO

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Conferenza stampa Chiellini: le parole alla vigilia di Juve Chelsea, sfida valida per la 2ª giornata della fase a gironi di Champions League

(inviato all’Allianz Stadium) – Dopo la convincente vittoria all’esordio contro il Malmoe, la Juve affronta il Chelsea nella seconda giornata della fase a gironi di Champions League.

Nel giorno di vigilia, martedì 28 settembre, Giorgio Chiellini interviene in conferenza stampa alle 19 presso l’Allianz Stadium insieme ad Allegri per presentare l’incontro davanti ai media. Juventusnews24 segue LIVE le sue parole.


PARTITA – «Sarà la gara più facile, il mister ce l’ha detto. Sono partite belle facili da preparare. L’attenzione è massima: giochiamo la prima in casa in Champions contro i campioni d’Europa. Sarà una partita stimolante, tutto l’ambiente non vede l’ora di vivere questa grande serata».

GOL PRESI – «In Champions non abbiamo preso gol, speriamo sia di buon auspicio. Non dobbiamo prendere ripartenze. Loro sono una squadra compatta. Serve pazienza e velocità di gioco. Non dobbiamo esaltare le loro qualità migliori».

LUKAKU – «È limitante parlare della mia sfida con lui. La fortuna sarebbe fare una partita con grande equilibrio in cui concediamo poco spazio ai loro giocatori offensivi. In quelle situazioni sono immarcabili per il 90% dei difensori. Lukaku in primis è un giocatore che hanno pagato tanto, ma anche senza di lui hanno vinto la Champions non a caso».

CAMMINO IN CHAMPIONS – «L’importante è passare il turno che è quello che ci aspettiamo. Poi da febbraio si aprono mille dinamiche che possono cambiare il corso della stagione. Ora è inutile fare programmi a lungo termine. Dobbiamo lavorare e giocare, consapevoli che dobbiamo crescere e delle nostre qualità. Dobbiamo analizzare tutto con il giusto equilibrio».

GIOVANI – «Ormai siamo una squadra abbastanza esperta. Chiesa l’ha fatta l’anno scorso, forse Locatelli è alla prima esperienza. Giocare contro i migliori aiuta a crescere, mi ricordo che quando ero giovane non vedevo l’ora di giocare queste partite. Così alzi il tuo livello. Poi durante il campionato lavori sulla quotidianità».

DYBALA – «È un giocatore fondamentale, lo abbiamo sempre detto. Per fortuna la sua assenza non è grave e salterà solo un paio di partite. Ma la nostra rosa è valida, il mister non si piange mai addosso e cerca sempre nuove soluzioni».

VITTORIA – «Aiuterebbe, ma non dovremmo fare voli pindarici. Anche se vincere aiuta sempre a vincere e a lavorare con più serenità. Oltre ad equilibrio e lavoro quotidiano. Dobbiamo avere equilibrio sia nel bene sia nel male».

IMPORTANTI TRE PUNTI – «La cosa più importante è fare i tre punti nel girone. Ci permetterebbe di arrivare con lo Zenit al match point. Non è cosa da poco e potremmo gestire al meglio le ultime partite. Ma la consapevolezza deve darcela la prestazione, al di là dei piccoli episodi che decideranno. Serve solidità, forza e grande entusiasmo»

DIFESA A TRE – «Ancora non faccio l’allenatore. La facciamo dopo al mister».

NUOVE INDICAZIONI IN DIFESA – «Le richieste sono sempre quelle e cambiano di partita in partita. Giocare con Cuadrado è diverso che giocare con Danilo. Cambia se giochi con un centrocampo più fisico o tecnico. Stiamo cercando di ritrovare i principi che avevamo tralasciato per fare un calcio diverso, senza dire se migliore o peggiore. Bisogna ritrovare il filo per trovare solidità che poi dà quell’autostima che ha portato a fare un percorso straordinario in Italia e in Europa»

JORGINHO DA PALLONE D’ORO – «Mi auguro lo vinca, è un amico. È un premio che sentirei anche mio perché italiano e per una vittoria che porto nel cuore. Ho sempre pensato fosse un buon giocatore, poi dopo tre allenamenti in Nazionale ho capito la sua grandezza. Non ha qualità fisiche eccezionali, ma la vera qualità ce l’ha dentro la testa. Sono contento per chi diceva che potesse solo giocare con Sarri»

DE LIGT – «È al livello mio e di Bonucci, ma ha caratteristiche diverse. Nel primo anno dopo un inizio non esaltante ha fatto un post lockdown devastante. L’anno scorso, infortunio a parte, ha fatto una stagione importante. Ora si porta dietro la scia negativa dell’Europeo, anche mediatica. Ha grandi margini a 22 anni, ma è già bravo adesso. Ha uno strapotere fisico che usa ancora poco ma è un giocatore di grande livello internazionale».

AVVERSARI EUROPEI – «Incontri i migliori delle varie nazioni e squadre abituate a vincere, anche lo stesso Malmoe è abituato a dominare in Svezia. Spesso c’è una fisicità e un ritmo più importante rispetto a partite medie in Italia. La qualità dei giocatori fa la differenza»

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