Hanno Detto
Conferenza stampa Grifo: «La Juve tanta storia, ho scritto a Bonucci. Ci siam sudati di giocare qui»
Conferenza stampa Grifo: le parole dell’attaccante alla vigilia di Juve Friburgo, valida per l’andata degli ottavi di Europa League
(inviato all’Allianz Stadium) – La Juve torna a calcare il palcoscenico dell’Europa League. Dopo aver eliminato il Nantes negli spareggi, ora i bianconeri se la vedranno con il Friburgo nel doppio confronto degli ottavi di finale.
Nel giorno di vigilia, mercoledì 8 marzo, Vincenzo Grifo è intervenuto in conferenza stampa dalle 18.15 per presentare il match davanti ai media. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.
LASCIARE IL SEGNO DOMANI ANCHE IN ITALIA – «Non penso, perché ho fatto già tante partite in Nazionale che sono andate bene con un paio di gol. Da tanti anni sono in Nazionale, i tifosi conoscono il nome Vincenzo Grifo. Ma domani non si tratta di Vincenzo Grifo, si tratta della squadra. Sono felice di essere qua e speriamo domani di fare una bella partita».
ACCOSTATO A LAZIO E SAMPDORIA E FUTURO IN SERIE A – «Mi trovo bene al Friburgo, mi sento abbastanza bene qua. In estate ho rinnovato il contratto, ho una squadra e i tifosi che mi stimano. La Serie A è un sogno, da bambino. Se mi trovo bene a Friburgo è la cosa più importante. Quest’anno stiamo facendo molto bene, una stagione bellissima. Mi sento bene, in forma e questo voglio fare anche domani».
HA SENTITO I COMPAGNI IN BIANCONERO – «Nel 2019 sono stato qua con la Nazionale, abbiamo giocato con la Bosnia e vinto 2-1 con gol di Insigne all’ultimo minuto. Non ho giocato ma è stata una bella serata. Ho scritto a Bonucci, abbiamo fatto due chiacchiere ‘Come stai, ci vediamo domani’. Li vedo domani, sono bravi ragazzi che domani voglio dimostrare che sono bravi. In Nazionale ci capiamo abbastanza bene».
GIOCARE CONTRO LA JUVE – «È bello, meritato. La Juve ha tanta storia, ce lo siamo sudato. Ci sono tanti giocatori come Pogba e tanti altri… Non c’è niente da sorprendersi sulla loro qualità, ce la siamo sudati. Nessuno si aspettava questa partita, o di batterli, ma vogliamo fare una bella partita contro un avversario ben organizzato. Dobbiamo giocare in modo sfrontato».
CON CHI CAMBIA LA MAGLIETTA DELLA JUVE – «Ce ne sono tanti, ma ci sono i compagni della Nazionale come Bonucci, Chiesa, Kean. Ma ci sono anche Miretti, Fagioli, domani dopo la partita parleremo e vedrò con chi scambiarla. L’importante è la partita, se ho voglia alla fine cambio la maglietta».
KOSTIC FA I COMPLIMENTI AL FRIBURGO – «Ha ragione, non è esagerato ed è sincero. Anche io credo che la Juve sia un club fantastico, hanno ottimi giocatori. È la verità. Giocheremo la partita migliore che possiamo, meritiamo la stima che Kostic ci ha affibbiato. A volte ci sono momenti in cui si vuole elogiare l’avversario, a volte subentra la strategia, ma non è questo il caso. Il nostro trainer ha giocato in Europa, ogni anno lavora bene, è preciso, migliora i giocatori. Le statistiche mostrano che negli ultimi 3/4 anni abbiamo meritato questa reputazione ed è merito dell’allenatore».
GRUPPO – «Tutti sono professionisti, ci sono giocatori con esperienza che han fatto tante partite. Tanti han giocato a livello internazionale. Non si pensa se sia coppa o Bundesliga, tutti sanno come affrontare gli avversari in modo corretto. Vogliamo giocare con coraggio, non vogliamo snaturarci. Ci siamo preparati tantissimo e vogliamo dare il nostro meglio».
CHE CLIMA SI RESPIRA – «Il coach ha fatto diverse conferenze potrà rispondere meglio di me. Ho partecipato alle conferenze di Qarabag e oggi: viaggiando verso l’Italia gli stadi sono molto belli, l’atmosfera è fantastica. C’è la concentrazione ma se lo si vuole anche godere. Tutti vogliono respirare questa atmosfera e godersi questo momento al 100%».
COSA FA DURANTE IL GIORNO CON LA PARTITA ALLE 21 – «Colazione, una buona colazione. Con la Nazionale l’orario è sempre questo, non è sconvolgente per me. Dobbiamo riposarci, mangiare bene, prepararsi. Poi rifinitura, magari un film, rilassarsi nel letto, mangiare una cena leggera e poi allo stadio».