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Conferenza stampa Martusciello post Juve-Napoli: le parole del tecnico
Conferenza stampa Martusciello post Juve-Napoli: il tecnico bianconero parla della prestazione della squadra al termine del match
(dal nostro inviato) – Giovanni Martusciello, viceallenatore della Juventus, parla in conferenza stampa al termine del match di Serie A tra i bianconeri ed il Napoli giocato alo Stadium. Il tecnico campano analizza la prima uscita stagionale degli uomini di Maurizio Sarri, ancora assente causa polmonite.
ANALISI – «Rischiare di perdere la partita mi sembra un po’ abbondante. Si è fatta una buona ora di partita. In questo periodo ci possono essere questi momenti di difficoltà, questa squadra si compatta e conquista sempre quello che vuole».
HIGUAIN – «Voi lo conoscete meglio di me. Lo avete apprezzato anche a Napoli. Fa giocare bene le squadre, in questo momento sta bene e per questo la scelta cade su di lui, speriamo continui così».
MATUIDI – «Il mercato non compete a me. Lui ha una grande capacità riconosciuta da tutti, stasera ha messo pure la generosità di un campione del mondo».
DYBALA – «Ha un buon primo controllo. Bisogna anche imparare anche la fase di non possesso. Si vuole attaccare in avanti, e dunque gli attaccanti oltre ai gol devono fare un po’ di fatica».
NAPOLI – «Non lo dico io ma le ultime stagioni. Il Napoli è abituato a lottare, sicuramente sarà un bel duello».
SOSTA – «Le difficoltà saranno dovute ai tanti Nazionali, che però vanno via con l’entusiasmo di una vittoria. Andremo a lavorare sulla Fiorentina, e si metteranno dentro alcuni discorsi su cose in cui stasera siamo stati imprecisi».
CROLLO COME A PARMA – «Perchè noi chiediamo una fase di non possesso molto feroce e questo richiede tanto energie. Oggi forse è subentrato anche un certo appagamento dopo i tre gol e nel calcio lo paghi. Può sembrare un risultato fortunoso, ma si è visto che se alzeremo il minutaggio porteremo a casa tante soddisfazioni».
CHIELLINI – «Lo conosco da poco e l’ho sempre odiato, perché da avversario era un rompiscatole. Ieri a un certo punto era lui che dava coraggio a noi, giusto per raccontarvi il personaggio. È il simbolo di questa Juve. Venendo meno servirà che tutti si stringano intorno, De Ligt col tempo riuscirà a pesare quanto Giorgio»