Hanno Detto
Conferenza stampa Semak post Juve Zenit: le dichiarazioni
Conferenza stampa Semak post Juve Zenit: le dichiarazioni del tecnico russo dopo la partita dello Stadium
(inviato all’Allianz Stadium) – Sergej Semak ha parlato in conferenza stampa dopo Juve-Zenit.
Parla Karavaev.
«Fa male perdere. Abbiamo fatica a pressarli alti».
Parla Semak.
ANALISI – «Ha vinto la squadra più forte. La Juventus è stata più veloce, sono stati più bravi nei duelli uno contro uno e noi siamo stati passivi in difesa. Abbiamo lasciato agli avversari troppo palla, e abbiamo concesso il rigore e si è vista la differenza tra i nostri giocatori e quelli della Juve soprattutto quando le squadre si sono allungate».
ANDATA – «E’ stata più equilibrata. La Juve è tornata sui suoi binari, giocando con intensità, rapidità. Ci hanno proprio surclassati».
FASCE – «Sono stati più veloci, rapidi, recuperavano lo spazio prima di noi. Vincendo i duelli uno contro uno ci andavano sempre via».
USCITE DEL BASSO – «Cerchiamo sia in campionato e sia in Champions di uscire giocando dal basso. A volte ce la facciamo altre volte no. Dovevamo avere più velocità nelle uscite».
NERVOSISMO – «Non solo il portiere era nervoso, anche altri hanno avuto reazioni nervose. Questa tendenza l’abbiamo avuta nel corso della partita».
ENTRARE IN AREA NEL RIGORE – «Può essere un discorso relativo alla concentrazione. Quando le emozioni prendono il sopravvento…»
LIVELLO IN EUROPA – «Non ci dà fastidio il livello delle squadre di Premier, ci dà fastidio anche i risultati dei nostri club russi non siano i più positivi. Perdere due o tre giocatori per infortunio è qualcosa di molto critico. In campionato possiamo rimediare ma in Champions League non è sufficiente»
SOSTITUZIONE RAKITSKIY – «A volte passiamo a quattro difensori, non giochiamo sempre solo a tre. I fattori sono molteplici. Abbiamo deciso di cambiare passando a quattro, questo sarà lo stesso approccio anche in altre partite».
MANTENERE LE IDEE DI GIOCO – «Noi dobbiamo giocare in contropiede a volte. Ci siamo riusciti abbastanza a volte, in attacco non possiamo giocare così grandi come se partissimo favoriti. Ne trarremo le conseguenze se dovessimo andare in Europa League».