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Consiglio Federale: su cosa si discute per il futuro del calcio italiano
Consiglio Federale: i temi al centro della discussione odierna per il futuro del calcio italiano dopo lo stop per l’emergenza Coronavirus
Ennesimo giorno campale per il calcio italiano. A partire dalle 12 si riunirà il consiglio federale per prendere una decisione sulla proposta della Lega Serie A e sull’ufficializzare i piani B e C in caso di nuovo stop al campionato. Come spiega La Gazzetta dello Sport, sulla carta non c’è partita. Gli exit pool di ieri sera erano categorici e pronosticavano un netto no del consiglio federale alla proposta della Lega di A per un depotenziamento dell’algoritmo federale, nel caso di interruzione del campionato per cause di forza maggiore (vedi positività e quarantena di squadra).
I tre rappresentanti della Lega di A in Consiglio – Paolo Dal Pino, Beppe Marotta e Claudio Lotito, che si è però astenuto nell’assemblea di venerdì (e che è in ballo pure in B con la Salernitana in zona playoff) – rischiano quindi di restare isolati. Ora c’è da capire se si andrà a una votazione-spaccatura o se si cercherà di evitare la conta magari con una mediazione, per esempio la proposta firmata da Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, sulla salvezza della terz’ultima di A nel caso di interruzione del campionato di serie B e mancata disputa dei playoff.
Ovviamente dalla Serie B arriva un secco no alla proposta della Lega: se si bloccano le retrocessioni o non sale nessuno dalla B (e si resta a 20) o si allarga (a 22) il campionato che verrà, una faticosa soluzione extralarge nella stagione degli Europei. Altri sussurri dicono che anche la posizione di calciatori, allenatori e arbitri non sarà diversa. La Lega Pro è soprattutto concentrata sulla complicata ripartenza via playoff. No anche da parte di Cosimo Sibilia.