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Conte alla Camera: «Si prospetta adesso una fase molto complessa» – VIDEO
Conte alla Camera: le parole del presidente del Consiglio nell’Informativa a chiarire la Fase 2 in questa emergenza Coronavirus
In diretta dalla Camera, Giuseppe Conte ha approfondito le nuove strategie legate alla Fase 2 di questa emergenza Coronavirus, parlando dei provvedimenti da attuare in vista della futura. Queste le dichiarazioni del presidente del Consiglio, con Juventus News 24 ha seguito LIVE il suo discorso.
EMERGENZA – «È in atto un dibattito molto articolato che riflette un variegato panorama di posizioni. Ribadisco che la pandemia ha costretto a misure di estrema urgenza, adottate nel rispetto della proporzionalità. In ogni passaggio ho avuto la premura che fosse preservato l’equilibrio tra i valori costituzionali e che i diversi organi fossero coinvolti in misure ampie».
SANITA’ – «Da questo punto di vista, il Governo ha adottato in queste ultime settimane una strategia sintetizzabile in cinque punti. Dobbiamo far rispettare le misure per il distanziamento sociale e utilizzare gli strumenti (mascherine) prima di aver trovato il vaccino; rafforzare le reti nazionali del territorio per combattere il virus; intensificare nel territorio la presenza dei Covid-Hospital per ridurre il rischio di contagio; bisognare usare correttamente i test, volgarmente detti tamponi; rafforzare la mappatura dei contatti sospetti e di tele-assistenza con l’utilizzo delle nuove tecnologie».
MATERIALI SANITARI – «Per comprendere lo sforzo compiuto dal Paese per accaparrarsi i materiali. 19 aprile: a questa data corrispondono 3900 ventilatori dati alle regioni, 105.000 tubi endotrachiali, 117 milioni di varie tipologie».
RESTRIZIONI – «Sono stati adottati due nuovi decreti in queste settimane. Parlo del DPCM del 3 aprile, in cui è stata prorogata fino al 13 aprile l’efficacia delle disposizioni dei decreti. È stata comprovata la chiusura delle scuole e altri luoghi di aggregazione, il divieto a spostarsi se non per esigenze necessarie, la sospensione delle attività produttive ad eccezione di quelle che erogano servizi pubblici essenziali. Quelle stesse misure, il 10 aprile, sono state prorogate sino al 3 maggio. La decisione si è basata sui dati epidemiologici, con particolare riguardo all’andamento dei contagi. Questi dati confermano la bontà delle misure attuate, ma l’esigenza con immutato rigore a proseguire in questa direzione.
FASE 2 –«Si prospetta adesso una fase molto complessa: dobbiamo procedere con un allentamento delle misure, soprattutto per quanto riguarda le attività produttive. I motori del Paese si devono riattivare, ma in base ad un piano ben studiato. Anche per le misure di distanziamento sociale ci saranno delle modifiche. Il ritorno alla normalità è un’aspirazione comprensibile. Ho istituito un comitato di esperti per aiutare il Governo ad assumere normative specifiche e studiate per allentare le misure».