Coronavirus Regione Piemonte: la lettera del presidente Cirio al Governo
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Coronavirus Regione Piemonte: la lettera del presidente Cirio al Governo

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Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio manda una lettera al Governo con delle richieste molto precise

Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, invia una lettera al Governo con delle richieste molto precise.

«Si propone, pertanto:
● chiusura di tutte le attività commerciali al dettaglio, ad eccezione di quelle relative ai servizi di pubblica utilità, ai servizi pubblici essenziali, alla vendita di beni di prima necessità e alle edicole;
in sede attuativa occorre dare indicazione in merito alla garanzia di concorrenzialità al fine di non favorire in modo inappropriato le vendite on-line;
● chiusura di tutti i centri commerciali, degli esercizi commerciali presenti al loro interno e dei reparti di vendita di beni non di prima necessità. Restano aperte le farmacie, le parafarmacie, i servizi veterinari e i punti vendita di generi alimentari e di prima necessità. Sono chiusi i mercati al coperto e le medie e grandi strutture di vendita. I Comuni possono autorizzare l’apertura di banchi mercatali per la vendita di beni alimentari e di prima necessità a patto che siano garantite le distanze di sicurezza con il venditore e fra i clienti e sia disponibile al pubblico una confezione di gel igienizzante;
● chiusura di bar, pub, ristoranti di ogni genere;
● chiusura delle attività artigianali di servizio alla persona (parrucchieri, estetisti, ecc.) ad
eccezione dei servizi emergenziali e di urgenza (ad esempio impianti e manutenzioni); sono escluse
dalla chiusura le attività di logistica e di autotrasporto conto proprio e conto terzi;
● chiusura di tutti gli alberghi e di ogni altra attività destinata alla ricezione (ostelli, agriturismi,
ecc..) ad eccezione di quelle individuate come necessarie ai fini dell’espletamento delle attività di
servizio pubblico, alla residenzialità abitativa ed alla residenzialità di supporto alle attività
sanitarie;
● sospensione di tutti i servizi mensa sia nelle strutture pubbliche che private, salvo che sia
garantito il servizio evitando rigorosamente gli assembramenti e sia garantita in ogni momento la distanza di sicurezza;
● sospensione dei servizi bancari e postali differibili, salvaguardando i servizi essenziali legati al pagamento di stipendi e pensioni; differimento delle scadenze di multe e sanzioni, con conseguente limitazione di affollamento agli sportelli;
● chiusura di tutti i servizi terziari e professionali, ad eccezione di quelli legati alla pubblica utilità, ai servizi alle imprese collegati ad adempimenti amministrativi nei confronti della pubbliche amministrazioni e al corretto funzionamento dei settori richiamati nei punti precedenti; sono esclusi dalle chiusure le sedi delle associazioni datoriali e sindacali, in quanto garantiscono, tra l’altro, l’attivazione delle procedure degli ammortizzatori sociali ovvero l’erogazione di servizi on-line. Si propone l’ulteriore sospensione, di conseguenza, dei termini processuali e degli adempimenti di natura amministrativa, assicurativa, ecc.
Ogni attività svolta con modalità di lavoro agile è consentita».

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