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Cardiff secondo Cristiano Ronaldo: «C’è un momento che ricorderò per sempre»

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Cristiano Ronaldo torna sulla finale di Champions a Cardiff contro la Juve: «Abbiamo scritto la storia quella notte, mio figlio mi ha scaldato il cuore»

Il Real nella notte di Cardiff ha riscritto la storia. Nessuno era mia riuscito a vincere due Champions di seguito e il naufragio della Juve ha consegnato ai galacticos un altro record. Fra tutti è stata soprattutto la notte di Cristiano Ronaldo, che con una doppietta ha portato la Coppa a casa. Stati d’animo opposti, con la Juve costretta a rimuginare e riflettere. Allegri ha ammesso di aver pensato di smettere, su quello che è successo nello spogliatoio si è scritto e parlato tantissimo. E gli strascichi sono durati a lungo.

Sull’altra metacampo invece ci sono solo bei ricordi. Quelli che Cr7 rivela in una lunga intervista a The Player’s Tribune dal titolo già esemplificativo «Quel momento con mio figlio che mi ha cambiato la vita». Al di là dello stereotipo del campionissimo sciupafemmine Ronaldo è infatti anche padre, un’immagine a cui è poco associato al grande pubblico.

Ronaldo e la notte di Cardiff: «Festeggiare con mio figlio la gioia più grande, come ai tempi di Madeira»

«C’è un momento con mio figlio che ricorderò per sempre, quando ci penso mi scalda il cuore. E’ stato quando sul campo di Cardiff abbiamo vinto l’ultima Champions contro la Juve. Abbiamo scritto la storia quella notte. Subito dopo il fischio finale mi sentivo di aver mandato un messaggio a tutto il mondo». Poi però ecco che succede quello che lui definisce uno «schiocco di dita» . Improvvisamente, tutta l’emozione è cambiata. E’ entrato mio figlio in campo per festeggiare con me».

« Correva intorno– continua il portoghese- con il figlio di Marcelo. Abbiamo sollevato il trofeo insieme, poi camminavamo per il campo mano nella mano. E’ una gioia che nessuno può capire finchè non diventa padre. Mi ha fatto ricordare le stesse sensazioni di Madeira, quando mi scaldavo e vedevo mia madre e mia sorella abbracciate in tribuna, piene di tensione. Mia mamma a volte addirittura sveniva».

 

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