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Cuccureddu: «Roma? La Juve al completo se la gioca anche col Napoli» – ESCLUSIVA
Antonello Cuccureddu ha parlato in esclusiva a Juventusnews24 del momento dei bianconeri e del match con la Roma
Antonello Cuccureddu, ex difensore e centrocampista bianconero, è intervenuto in esclusiva a Juventusnews24 per analizzare il momento della squadra di Allegri. Dal big match dell’Olimpico con la Roma alla situazione rinnovi, passando anche per la sfida con il grande ex Paulo Dybala: le sue parole.
Che pensiero si è fatto sull’attuale momento di forma della Juve?
«Sul campo la ritengo una squadra che può stare nei piani alti. L’organico c’è però ci sono dei momenti difficili. Noi stando fuori siamo bravi a giudicare, ma certo è che se giocassero meglio sarebbe più importante. Servono dimostrazioni di valore da parte di alcuni giocatori che secondo me non ne hanno date ancora tante al momento».
Sul gioco è stato criticato proprio nelle ultime settimane Allegri, nonostante i risultati.
«In primis le colpe le danno sempre all’allenatore quando non va tutto come si vorrebbe. Io ripeto che l’organico c’è ma va capita qual è la quadra per farli rendere nel miglior modo possibili. Adesso non lo crocifiggiamo Allegri, anche perchè sta portando vittorie. Al di là dei risultati il campo parla chiaro. Certo è che, però, dovrebbe risolvere questo problema dello svegliarsi solo dopo che ha preso uno schiaffo».
Cosa si aspetta da Roma-Juve di questa sera?
«Mi aspetto sempre che la Juve vinca, però la Roma è una squadra tosta. Queste sono sempre gare difficili, sempre partite di cartello ma anche la Juve è sempre la Juve. Poi ecco, se qualche big rendesse meglio di quanto fatto fino ad ora non sarebbe certamente male».
Ha sentito del caso Mourinho?
«La mia idea in merito è che dovrebbe parlare di meno. Sarà anche un bravo allenatore, ha vinto tutto quello che ha vinto ma a volte esagera. Mourinho è un furbo, uno che quando vince è bravo lui e che invece quando perde sono scarsi i giocatori che ha».
Tra i giocatori che ha Mourinho c’è Dybala. Quanto sarebbe servito a questa Juve?
«Io sono sempre stato juventino e per me Dybala era da tenere, uno come lui non lo trovi in giro. Poi il discorso societario è diverso, però se vuoi organizzare una squadra competitiva quelli forti e di qualità devi fare di tutto per tenerli».
Parlando di giocatori di qualità è tornato Paul Pogba. Quanto incide uno come lui?
«Incide se si mette in testa di giocare e di fare quello che sa fare uno con le sue qualità e allora si che darebbe una grande mano. E’ straordinario, l’importante è che stia bene fisicamente. L’organico al completo dà fastidio a tutti, anche ad una squadra come il Napoli. Certo è che se poi i big stanno fuori il discorso è un altro».
Rinuncerebbe a Fagioli per ridare spazio a Pogba? Al momento l’indiziato numero uno a fargli spazio sembra essere lui.
«Il problema è che se credi in Fagioli, che gioca bene e non fa errori, gli devi trovare una sistemazione. Ha sempre dimostrato di esserci, di stare bene e quindi un’alternativa va trovata. Se tu credi in lui lo fai giocare e non lo panchini. Non lo metterei fuori».
E Rabiot invece lo rinnoverebbe?
«Rabiot è da tenere. Un giocatore che in un contesto diverso sarebbe andato ancora meglio, secondo me è molto forte. Bisogna trovare la quadra giusta per dare la possibilità a uno come lui che ha gamba e fisico di rendere al meglio. Poi sul rinnovo serve un punto di incontro. Se ti viene a chiedere la luna e gli altri che lo vogliono sono disposti a pagare tanto allora può andare».
Chi invece non se ne andrà è Danilo, così come, sembrerebbe, anche Alex Sandro.
«Se non ci sono alternative è giusto tenerli, altrimenti si valuta. Sono decisioni che comunque fanno Allegri in accordo con la società. Se un giocatore come loro dimostra di essere valido gli dai fiducia anche così, altrimenti lo lasci andare. E sono convinto che il tecnico si fidi dei due brasiliani».
Domanda secca per chiudere: la Juve può vincere l’Europa League?
«Ci deve credere, altrimenti cosa gioca a fare? La Juve è sempre la Juve e il suo dovere è quello di tentare fino alla fine. Poi è normale che più vai avanti e più la situazione si fa difficile per il tipo di squadre che ci sono, ma finchè non ti buttano fuori te la giochi con tutti».
Si ringrazia Antonello Cuccureddu per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista