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Dani Alves e Lichtsteiner, l’abbraccio del gruppo
Concorrenti per un posto da titolare, ma i primi ad abbracciarsi dopo il gol. Il gesto di Dani Alves e Lichtsteiner vuol dire tanto per lo spogliatoio
E’ forse l’istantanea più significativa che arriva dalla serata del “Do Dragao”. Dani Alves segna il gol del 2-0 e nella corsa verso la panchina viene placcato dal collega di reparto Stephan Lichtsteiner. Proprio lo svizzero è il primo ad abbracciarlo, non uno caso. Perchè in mezzo ci sono quei primi mesi della stagione vissuti in disparte da Stephan, surclassato nelle gerarchie proprio dal neo-arrivato Dani Alves e lasciato fuori (inizialmente) pure dalla lista Champions. Una concorrenza che poi ha visto lo svizzero in grande risalita, complice la maggior disciplina tattica e l’infortunio dell’ ex-Barça. Due giocatori in lotta per una maglia da titolare, ma soprattutto due compagni di squadra. In uno spogliatoio stra competitivo, ma che riesce a mantenersi unito.
DANI ALVES SI, LICHTSTEINER NO – Sembrava questo l’Allegri pensiero ad inizio anno, ma il terzino svizzero aveva subito incanalato nel modo giusto il malumore di non poter giocare la prima fase di Champions League. «Voglio rispondere sul campo e non creare problemi, come ho sempre fatto. Conosco il mio valore» aveva scritto sui social. Detto fatto. Cinque mesi dopo si può dire che sicuramente ha avuto ragione lui. Senza dimenticare però cosa era successo durante Juve-Inter quando, dopo la sostituzione con il rientrante Dani Alves, Lichtsteiner aveva avuto da ridire al proprio mister. Un’ incomprensione dirà poi Allegri in conferenza stampa: Stephan aveva alzato la mano, ma non per chiedere il cambio. Un abbraccio come quello di Oporto vale però molto di più.