Hanno Detto
eSports, Danipitbull (Danilo Pinto): «Ecco perchè mi chiamano così. La Juve sta facendo un gran lavoro con gli eSports. L’obiettivo…» – ESCLUSIVA
eSports, Danipitbull (Danilo Pinto): «Ho giocato a calcio in passato e i compagni l’hanno inventato». Il pro player bianconero si racconta in esclusiva
Il suo vero nome è Danilo Pinto, ma chiamatelo Danipitbull. Il proplayer della Juventus Dsyre (la Juve eSports) ha già un curriculum di tutto rispetto: campione in carica della eSerieA (la sua coppa è nel nuovo Tempio dei Trofei dello Juventus Museum) e recente vincitore della eSupercup. Pochi minuti prima del match allo Stadium contro il Frosinone si è tenuto uno showmatch EA FC24 fra Juventus Dsyre e Frosinone eSports. Un ragazzo semplice Danilo, pieno di sogni a tinte bianconere. Lo abbiamo intervistato in esclusiva su JuventusNews24.com.
Danilo, cominciamo con una curiosità: perché Danipitbull?
«Ti racconto: ho giocato a calcio quando ero più piccolo e i miei compagni l’hanno inventato. Da lì alla PlayStation non mi veniva niente in mente e allora ho detto Dani, perchè è il mio nome Danilo, e aggiungiamo Pitbull visto che mi soprannominavano cosi e da lì me lo sono sempre tenuto stretto. Questo anche perchè è qualcosa che mi piace e mi rappresenta».
Raccontaci le tue sensazioni quando vedi l’Allianz Stadium «Le mie sensazioni quando vedo questo stadio sono sempre la stesse, mi trasmette tantissimo orgoglio, sopratutto rappresentare questa società è qualcosa di incredibile. Ogni volta che lo vedo è come se fosse la prima».
Anche a te tremano le ‘mani‘ quando stai per entrare in ‘campo’ per giocare?
«All’inizio sì, i primi tornei, le prime esperienze e magari la prima volta nella eSerieA però diciamo che ormai viene tutto da sè ed è come se fosse qualcosa che faccio da sempre. Un effettivo lavoro».
Ci hai raccontato del tuo passato con il calcio, adesso pratichi qualche sport?
«Diciamo che per due o tre anni mi sono lasciato andare sia sul cibo che sullo sport, perchè giocavo a calcetto ogni tanto. Invece da gennaio ho cominciato, con la testa in primis, ad andare in palestra anche per cercare di stare meglio con il proprio corpo e sopratutto con la mente che, secondo me, è tutto su un piano lavorativo e sul gaming».
Raccontaci gli obiettivi per questa stagione
«L’obiettivo in questa stagione è arrivare prima alle final eight e poi si vedrà… Io ci metto sempre il massimo al di là della vittoria o della sconfitta. Mi ha insegnato questo non solamente gli eSports ma anche quando giocavo a calcio. Metterci sempre tutto me stesso, poi se l’avversario è più bravo si va a stringere la mano e si fanno i complimenti».
Anche mentre giochi alla playstation sei un Pitbull?
«In game assolutamente sì perchè mi piace sempre pressare l’avversario, non mi piace far ragionare molto gli avversari».
Avresti mai immaginato di trovarti alla Juve e di fare questo percorso?
«Non avrei scommesso neanche un centesimo, quello che mi è successo è veramente incredibile. Ancora oggi, a volte, mi sveglio e mi chiedo se quello che sto vivendo è un sogno perchè è qualcosa di pazzesco e inimmaginabile. Dobbiamo assolutamente dare merito alla Juve però, che sta facendo un progetto eSports davvero incredibile e mi fa sentire parte anche del progetto che hanno fatto nel corso di questi anni».
Abbiamo chiesto un pensiero anche al coach della Juventus Dsyre, Daniele Tealdi aka Dagnolf
«Il ruolo del coach? Dipende da chi stai allenando ovviamente, perchè ci sono giocatori come Dani Pitbull che sono super player e magari è più un fattore di tenere l’attenzione alta e preparare la partita prima. Con i giocatori invece giovani, il coach, può limare i dettagli e diversi aspetti. Il rapporto con DaniPitbull? Non è sempre facile con lui perchè è una testa dura ma io anche (ride ndr). Non c’è nessuna parola, alle volte è più chiamare una pausa, quei 30 secondi così che anche lui si renda conto del momento. Obiettivi? Prima di tutto la final eight per cercare di arrivare al Mondiale e difendere il titolo ovviamente con la Juventus».
Si ringrazia Danilo Pinto (Danipitbull) e l’ufficio stampa di Juventus per la disponibilità mostrata in occasione di questa intervista