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DaniPitbull: «Vincere l’eSerie A emozione indimenticabile. Fagioli mi fa sempre gol, a Szczesny devo fare una statua»
DaniPitbull, Pro Player della Juventus e fresco vincitore dell’eSerie A, si è raccontato in una lunga intervista
DaniPitbull, Pro Player eSports della Juventus, si è raccontato sul canale Twitch di Goal Italia. Queste le sue parole, con un riferimento anche alla vittoria dell’eSerie A.
GLIEL’HANNO DATA LA COPPA – «Me l’hanno portata in treno, avendo io l’aereo per Londra che avevo la eChampions la stessa settimana».
VINCERE LA ESERIE A – «L’avevo già vinta col Benevento due anni fa, però quando vinci la seconda volta con una squadra come la Juventus era un obiettivo. Farlo con una squadra tra le top 10 è un’emozione, lo sentivo fin dall’inizio. Non vedevo l’ora di cominciare la eSerie A. Dopo qualche difficoltà iniziale è andato tutto bene, è stata un’emozione indimenticabile»
RIVEDERE DOPO LE PARTITE FATTE – «È una delle chiavi che mi ha portato al successo in questi due anni. Quando gioco mi viene più naturale leggerle e cambiare il modulo in corsa. Nei primi due anni magari sbagliavo qualcosa e non sapevo come aggiustarla. Quest’anno, lavorando con il coach Dagnolf, è un passo importante rivedere gli errori e non rifarli nuovamente. Su questo mi sta aiutando, poi in partita se voglio essere gasato lui lo fa»
PASSATO DA DIFENSORE ALLA VIRTUS FRANCAVILLA – «Questo ha fatto la differenza in me. Tutti mi vedono forte in attacco, ma la mia vera forza è in difesa».
NOME DANI PITBULL – «Mi piace essere aggressivo, o prendevo l’avversario o la palla. Non c’erano alternative».
RAPPRESENTA L’ITALIA ALLA NATIONS CUP – «Il percorso rispetto alla eSerie A è diverso perché si gioca due contro due. Noi siamo in 6. La coppia più affiatata, più forte in quel periodo, gioca. Poi se in partita non va si prova a cambiare, com’è stato nell’ultimo playoff che è stata la fase più grigia da quando vesto la maglia azzurra. Sembrava non ci conoscessimo, io dicevo A gli altri compagni B. Abbiamo fatto un miglioramento comunque rispetto all’anno prossimo. Siamo lì al Mondiale, lavoreremo ogni giorno e daremo tutto per questa Nazionale perchè è incredibile indossare la maglia azzurra, siamo onorati»
FAGIOLI – «Ho un portafortuna, mi fa sempre gol. Gli auguro una pronta guarigione».
GIOCATORI RAPPRESENTATIVI DELLA SUA SQUADRA – «Szczesny, gli devo fare una statua. In finale mi ha fatto dei miracoli clamorosi. Bremer in difesa, poi Chiesa, Rabiot. Ce ne sono tanti della Juventus».
DESYRE – «Sono una grande azienda, non hanno soltanto FIFA. Mi trovo veramente benissimo con loro, organizzazione top. Questa sponsorizzazione con la Juve è stata unica, possiamo soltanto ringraziarli e spero di stare più a lungo possibile con loro».
COACH DAGNOLF – «Ho fatto soltanto una richiesta a Desyre, ossia di avere un coach e volevo che fosse Dagnolf. Essendo un ragazzo solitario, anche quando giocavo i tornei, volevo al mio fianco una persona che conoscevo e che aveva fatto grandi tornei. Possiamo toglierci ancora grandi soddisfazioni».
RABIOT – «A centrocampo è un cavallo pazzo come nella realtà».
FUTURO SU EASPORTS FC – «Magari può cambiare tutto come non può cambiare niente, ma quello che non deve cambiare è il mio atteggiamento. Qualunque gioco esca, io mi devo adattare. Dovrò magari andare a studiare più di quello che faccio ora e scegliere un modulo più adatto a me».
ACADEMY – «Al di là dell’Academy, un ragazzo deve sempre avere la passione per i videogiochi. Poi deve confrontarsi con chi è già pro-player. In primis ci devono essere divertimento e passione. Se un ragazzino di 14-15 anni non vede la sconfitta diventa più complicato da comprendere».
MODELLO DA IMITARE – «Questa è la prima regola quando ho iniziato a streammare. Qualunque cosa uscisse dalla mia bocca, un ragazzino avrebbe potuto replicarla. In molti ti vogliono copiare, quindi se fai tu una cosa la vogliono fare anche altri ragazzini».