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De Agostini: «Chiesa ha Ronaldo, come io avevo Zico» – ESCLUSIVA
Luigi De Agostini, ex esterno della Juventus, in esclusiva su Milan-Juve e in particolare sulla prestazione di Federico Chiesa
Luigi De Agostini, ex esterno della Juventus, in esclusiva su JuventusNews24.com per parlare di Milan-Juve e della strepitosa partita di Federico Chiesa.
La Juventus vista con il Milan può ambire a vincere lo scudetto?
«Intanto prendiamo il risultato che è ottimo, perché la Juve era condannata a vincere vista la situazione di classifica. Con il recupero con il Napoli potrebbero ancora accorciarsi. Lo scontro diretto dà sempre entusiasmo, potrebbe essere la scintilla giusta. Ma Pirlo e la sua squadre devono trovare quella continuità indispensabile per vincere i campionati».
Un Chiesa così se lo aspettava?
«È un ottimo giocatore, lo aveva già dimostrato. Ci vuole un po’ di tempo quando arrivi alla Juventus, è normale che sia così. Ha patito un po’ il salto ma ha iniziato a dimostrare tutto il suo potenziale, e non solo dalla partita di ieri».
60 milioni restano troppi?
«Ormai sono sempre cifre eccessive, lo sappiamo bene. 60 milioni sono troppi per qualsiasi giocatore. Ma il mercato ormai ha preso questo andazzo, se solo penso ai miei tempi… Una volta si pagavano tanto solo i grandissimi campioni. Ma Chiesa è anche un investimento per il futuro, ecco perché contestualizzata una cifra così non mi sorprende».
Lo preferisce a desta o a sinistra?
«Può essere sfruttato da ambo le parti. Ieri Pirlo l’ha messo lì per attaccare Theo Hernandez, che è una forza della natura. Si è rivelata una mossa più che azzeccata perché ha vinto quasi tutti i duelli».
Avere la possibilità di allenarsi con giocatori come Ronaldo quanto aiuta?
«Ti fa crescere tantissimo, io per esempio all’Udinese avevo l’opportunità di allenarmi con Zico. A volte può fare realmente la differenza, sia in partita sia in allenamento. Giocatori così innalzano il livello di tutta la squadra».
A gennaio serve in vice Alex Sandro dal mercato?
«Non per forza. È importante recuperare gli infortunati e poi c’è Danilo che è stata la sorpresa di questo inizio di stagione, forse il migliore in assoluto. Quando hai questi giocatori duttili, puoi sopperire a qualsiasi assenza».
E un quarto attaccante lo prenderebbe?
«A patto che sia un profilo giovane, di prospettiva. Ma credo che la cosa più importante in questo momento sia recuperare Dybala, un fuoriclasse assoluto che se sta bene fa la differenza come accaduto ieri col Milan».
Si ringrazia Luigi De Agostini per la disponibilità mostrata in occasione di questa intervista