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De Siervo: «Partite in chiaro in via di risoluzione, troveremo una modalità»
Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega di Serie A, parla del protocollo Figc e della possibilità di vedere gare in chiaro
L’amministratore delegato della Lega di Serie A Luigi De Siervo è intervenuto in conferenza stampa: le sue parole sul protocollo per le partite e le gare in chiaro.
PROTOCOLLO – «Protocollo? Siete più informati di me, però il consiglio è finito poco fa. Non posso commentare una cosa che non ho letto, se non qualcosa di molto stringato. Non possiamo fare altro che leggere i documenti formali, mi risulta che il CTS abbia comunicato, oggi o ieri, al ministro Speranza quello che è l’intervento di cui avete scritto negli ultimi giorni. Partirei dall’analisi dei testi, mi sembra che la notizia sia che è stato comunicato il verbale del CTS in cui c’era questa importante apertura. Noi non chiediamo un trattamento diverso, ma facciamo notare che, se fosse vero quanto riportato in queste ore, non esiste nessun Paese al mondo, tranne l’Italia, in cui esiste una previsione così stretta rispetto alla quarantena di squadra. Questo potrebbe penalizzare le nostre squadre anche a livello di coppe europee. È una previsione irrazionale, rispetto alle regole che ci sono state imposte. Mi auguro che questo tema, all’interno delle indicazioni del CTS, possa essere superato, perché il rischio che vi sia un caso può sempre avvenire e tutto lo sforzo fatto da un sistema che ha saputo darsi regole più strette rispetto a qualunque altro spettacolo è giusto che venga premiato. Non vogliamo regole diverse, ma oggi il calcio in Italia è svantaggiato rispetto a tutti gli altri Paesi del mondo».
PARTITE IN CHIARO – «È in via di risoluzione. Stiamo cercando di trovare tutti una modalità, c’è questa intenzione nell’aria e le strutture tecniche si sono messe al servizio per trovare una modalità. Posso dire che, laddove sarà possibile, si parlerà di due partite in chiaro: una dovrebbe essere Atalanta-Sassuolo e l’altra potrebbe essere Hellas-Cagliari. La prima sarebbe visibile su TV8, la seconda sulle pagine di YouTube di Dazn. Evidentemente, nell’analisi di fattibilità, il presupposto è che non vi sia pubblicità, né prima né durante né alla fine. Questo perché qualunque altra modalità avrebbe generato un indebito, se volete, slittamento dei fatturati pubblicitari da quelli che sono i broadcaster originali e un diritto che non era stato messo in vendita a queste condizioni. Siamo nell’ambito della legge Melandri, esiste un’intesa generale e stiamo cercando di risolvere i problemi tecnici».