Del Favero: «Se non avessimo vinto la Supercoppa...»
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Del Favero: «Se non avessimo vinto la Supercoppa…»

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Il portiere della Juventus U23 Mattia Del Favero ha parlato dell’esperienza vissuta finora nel mondo bianconero

Mattia Del Favero, portiere della Juventus U23, ha parlato ai microfoni di Jtv a proposito della sua annata in bianconero, tra gli alti e bassi dell’U23 e le convocazioni in prima squadra.

SECONDE SQUADRE – «Quando mi hanno comunicato l’idea dell’Under 23, ho pensato che fosse un’idea interessante, un modo utile per crescere e giocare con più continuità e sono stato molto felice che la scelta sia ricaduta nei miei confronti. Se presa nel modo giusto è un’esperienza molto utile e istruttiva».

CONTATTI – «In questo mondo rischi di perderti anche se cerchi di mantenere i contatti, ritrovarsi tutti insieme è stato bello. È un bellissimo gruppo, abbiamo giocato insieme anche se siamo di età diverse. Siamo cresciuti tutti insieme e quelli che non sono cresciuti con noi si sono uniti perfettamente. Il 90% della rosa dell’Under 23 è cresciuta nella Juventus, e questa è una cosa fatta apposta dalla società per ingigantire questo progetto che è enorme».

LUPATELLI – «Abbiamo tutti un ottimo rapporto con mister Lupatelli, ci spinge a dare il massimo. Lo avevo avuto in Primavera e lo ritrovo anche qui, sono molto felice».

DIFFERENZE – «Nel settore giovanile potevi leggere prima le giocate, cos’aveva intenzione di fare l’avversario di fronte, mentre adesso gli altri guardano te cosa fai. La differenza grossa è questa, devi dare il 150% per capire cosa faranno e poi pensare a parare».

TRASFERTE – «In America è stata la prima bella esperienza di quest’anno, sono state settimane intense di lavoro ma anche con tante belle soddisfazioni. A Gedda è stato veramente bello e trionfale, anche perché sennò non mi avrebbero chiamato… Bello salire sul podio con la coppa. In America ci mettevamo io, Szczesny, Perin e Pinsoglio a giocare a basket. Purtroppo erano molto più forti di me, però mi sono divertito»

CLAUDIO FILIPPI – «Un bellissimo rapporto, ho la fortuna di conoscerlo da un paio di anni, dalla prima volta che sono andato con loro che ero piccolino fino ad ora, mi tiene molto sul pezzo. Mi ha aiutato tanto, è sempre molto diposnibile a parlare con me, di tutto»

PRIMA SQUADRA – «Devi provare a dare il 150% per capire cosa faranno e poi pensare anche a parare il tiro. A livelllo umano non posso dire niente, sono tutte persone fantastiche e anche loro cercano di aiutarmi e spronarmi a migliorare. Sono delle persone fantastiche».

ALTI E BASSI – «Da inizio anno, come potevamo aspettarci, abbiamo avuto alti e bassi, nel 2018 avevamo finito in crescita, ma adesso abbiamo fatto un po’ di fatica a ricominciare l’anno, ma sono sicuro che riprenderemo subito. Fortuna che c’è la partita di novara e riprendere quello che abbiamo perso poco tempo fa».

MIGLIOR PARATA – «La parata a cui sono più affezionato è quella con il Novara, sentire i tifosi avversari che applaudivano è stato bellissimo».

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