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Del Piero, compleanno da allenatore senza panchina: farà come Xavi?

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Del Piero potrebbe prendere come riferimento l’esempio di Xavi, diventato da pochissimo allenatore del Barcellona

Del Piero vuol dire storia del giocato e della Juve.  Oggi, giorno del suo compleanno numero 47, è quindi anche un po’ una festa della Vecchia Signora. Un evento che, a distanza di anni, viene celebrato da tutti i tifosi di Madama sparsi in Italia e nel mondo come se ci fosse ancora lui vestire la maglia numero 10 allo Stadium. E che sognano di rivederlo a Torino….in una nuova veste.

Gli scarpini li ha appesi al chiodo nel 2014 dopo una vita in bianconero e le esperienze oltreoceano con Sidney e Delhi Dynamos. Da quel momento Del Piero si è dedicato ad attività legate al pallone, ma anche all’imprenditoria e alle collaborazioni in televisione. Nel frattempo, il 14 ottobre scorso ha sostenuto e superato col massimo dei voti l’esame per i patentino da allenatore UEFA A. Pinturicchio, quindi, può allenare le formazioni giovanili (comprese le Primavera), le squadre femminili (incluse quelle partecipanti alla Serie A) e le prime squadre maschili fino alla Serie C, oltre ad avere la possibilità di essere tesserato come allenatore in seconda sia in Serie B che in Serie A. La sua carriera da allenatore può iniziare.

A quasi 900 km di distanza da Torino c’è un’altra ex leggenda in campo che da pochissimo tempo è diventato allenatore del club del suo cuore: Xavi. Lui, dopo aver lasciato il calcio giocato nel 2019, ha iniziato a guidare subito l’Al-Sadd, club con cui aveva disputato le ultime stagioni della sua carriera prima del ritiro. Dopo tre stagioni da tecnico del club qatariota, ha accettato la (rischiosa) proposta di ritornare a casa sua, al Barcellona, senza passare dalla cantera. Del Piero potrebbe aver bisogno di un’esperienza simile a quella di Xavi prima di spiccare il volo. O anche di Pirlo che, inizialmente destinato a un periodo di apprendistato nella Juventus U23, fu poi destinato immediatamente alla Prima Squadra dopo l’esonero di Sarri. Con i risultati agrodolci che sono ancora impressi nelle memorie bianconere.

Un nome come quello di Del Piero, infatti, può essere un’arma a doppio taglio in ottica Juve. L’ex capitano è in grado di infiammare le platee in senso positivo soltanto sedendosi in panchina, ma corre pure il pericolo di deludere le aspettative che il popolo bianconero (oltre che la società) ha su di lui dopo tutto quello che ha dato in campo. E quindi di bruciarsi. Un conto è allenare, un conto è giocare, è il mantra che ripetono tanti tecnici ex giocatori. Un minimo di gavetta è necessaria per tutti, dicono molti. Sarà così anche per Del Piero?

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