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Alessandro Del Piero è sempre giovane – VIDEO

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Alex DEL PIERO si racconta: il soprannome Pinturicchio, il gol "alla Del Piero" e la CHAMPIONS '96

Alessandro Del Piero compie oggi 48 anni, ma per noi è come fosse ancora un ragazzino. Alex è sempre giovane

Quando si ragiona di giovani che sono in rampa di lancio, come sta succedendo alla Juventus in questo periodo per Fagioli, Miretti, Soulé e Iling-Junior, è fatale che nei tifosi bianconeri emerga il ricordo del giovane per definizione, dell’eternamente giovane Alessandro Del Piero che oggi compie 48 anni. E che quando parla di calcio come fa abitualmente adesso mostra un sapere che non è il prodotto esclusivo della saggezza acquisita in due decenni di carriera al massimo livello. Sono pareri autorevoli perché spesso nascono da un’indagine sull’evento: il Del Piero degli studi tv non si appella a ciò che ha fatto o ha detto in precedenza, ma si lascia cogliere dallo stupore per quanto vede. Ed è da lì che nascono le opinioni, dalla forte convinzione che il calcio sia un’infinita produzione di novità anche quando ci sembra che abbia mostrato e raccontato tutto. Se non mi facesse velo l’infinita stima che ho nei suoi confronti, direi che si è Pinturicchio non per caso, in ogni ambito e per tutta la vita e il piccolo schermo non è poi molto diverso da un grande prato verde o da una tela sulla quale appoggiare i colori.

Quando si parla di giovani e li si protegge dalle troppe pressioni, li si giustifica o li si esalta, li si boccia o li si definisce una volta per tutte da un solo episodio, viene in mente che Del Piero ha iniziato a pennellare i suoi gol alla Del Piero nella prima partita di Champions League, a Dortmund, con la Juve sotto shock per uno svantaggio immediato e con una carta d’identità che certificava i suoi 19 anni d’età. Prima che poi si ripetesse in maniera seriale, quella fu l’epifania di un campione, un brivido di futuro dentro un presente da assaporare per intero. Quando si fanno ipotesi sui giovani, probabilmente è questa la domanda che non abbiamo mai il coraggio di chiedergli, loro ci raccontano il sogno realizzato del bambino (di avere esordito, di avere segnato, di essere nella squadra dove sono cresciuti), noi gli vorremmo chiedere quali domani ti immagini perché questa è la magia del calcio, aprire scenari ipotetici quando ancora sei pienamente dentro il qui e ora.

Sul Corriere della Sera del giorno dopo Borussia Dortmund-Juventus, Del Piero ricevette un 8 in pagella con questa motivazione: «Un piccolo principe, distratto a volte, tenero nello sfuggire i contatti con l’aria pesante di certi contrasti, però regale se deve interpretare il suo ruolo, che poi è quello del finisseur. Il gol gli nasce dai cromosomi, è simile ad altri, già visti nella scorsa stagione a Napoli e a Roma, avversaria la Lazio. E poi i due cross per Padovano e Conte, pennellate finali a una partita da esporre al Louvre».
Se a 19 anni sei degno di un museo di Parigi, sei già un grande classico e i classici non invecchiano mai. Auguri, Alex!

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