Hanno Detto
Di Biase Juve, l’agente Mura lo RACCONTA: «La sua vera FORZA è la testa. Il RUOLO, il rapporto con Magnanelli e il passaggio in Next Gen: vi SVELO tutto» – ESCLUSIVA
L’agente di Gianmarco Di Biase, Samuele Mura, ha parlato in esclusiva a Juventusnews24: tutte le dichiarazioni sul talento bianconero
Campo, lavoro, normalità e tanta voglia di riscatto. Gianmarco Di Biase vuole riprendersi quello che il brutto infortunio alla prima giornata della scorsa stagione gli ha tolto. Dopo il bell’inizio di campionato, con due gol in tre partite, Juventusnews24 ha contattato in esclusiva l’agente del bianconero, Samuele Mura per parlare delle condizioni post-infortunio, della stagione in corso e del possibile salto in Next Gen.
Qualità, rapidità e non solo: per chi ancora non conoscesse Di Biase, ci può raccontare che tipo di giocatore è, e soprattutto il Gianmarco fuori dal campo?
«Gianmarco è un attaccante, classe 2005, che si è messo in mostra all’età di 16 anni in Serie D, segnando e facendo un campionato importante con i grandi. In attacco può coprire diversi ruoli. Era partito come esterno alto a sinistra dei 3 davanti. Poi è stato spesso utilizzato come seconda punta e ora fa la prima punta. La verità è che a lui piace fare goal e ovunque venga schierato, trova il modo per farlo.
Fuori dal campo è un ragazzo con la testa sulle spalle, può sembrare introverso ma in realtà è semplicemente deciso e determinato. La sua vera forza, che ancora pochi conoscono, è proprio la testa. È forse infatti il motivo principale per cui lo abbiamo fortemente voluto in Entourage, oltre alle qualità tecniche naturalmente».
Due gol in 107 minuti e tanta qualità: quanta voglia di riscatto, di rinascita c’è da parte di Di Biase in quella che sarà a tutti gli effetti la prima stagione in bianconero?
«Tanta. Gianmarco è arrivato a Torino la scorsa estate con la voglia di crescere e aiutare la Juventus Primavera e la Next Gen a fare bene, con la riconoscenza di chi sapeva che il club aveva fatto un investimento importante per lui. Dopo 3 minuti dalla prima partita ha avuto un grave infortunio ed era quasi più dispiaciuto per il fatto di non poter dare il suo contributo al club e ai suoi compagni che per l’infortunio stesso. Per questo, ha lavorato duramente anche durante l’off-season per farsi trovare al meglio».
Di Biase svaria spesso la sua posizione in campo: quale è il suo ruolo naturale e dove riesce a esprimere al meglio le sue qualità?
«È tatticamente intelligente e riesce ad adattarsi alle necessità della squadra e alle richieste del mister. “Con i grandi” aveva iniziato partendo da esterno alto a sinistra dei 3.
Ora sta facendo la prima punta e si trova bene ma laddove ci fosse la necessità ha spesso giocato in coppia con un’altra prima punta. Ovunque sia in campo, pare sempre trovare il modo per fare degli inserimenti che mettono in difficoltà le difese avversarie».
Abbiamo visto che Di Biase sta molto bene. L’infortunio è ormai alle spalle: a che punto siamo per vederlo sempre più in campo e, soprattutto, il salto in Next Gen è più vicino?
«Lo staff medico della Juventus ha fatto un lavoro straordinario e lui ha lavorato sodo. Anche in off season ha continuato a lavorare nel nostro camp qui a Londra. Al rientro i test erano migliori di quelli fatti pre infortunio. È pronto ed è a disposizione. Per quanto riguarda la Next Gen è sicuramente un obiettivo, ma sono sicuro che i mister e il club sapranno riconoscere il momento giusto. Da parte nostra c’è piena fiducia nel lavoro della società».
Restando sulla Primavera: come sono stati questi primi mesi con Magnanelli e con il nuovo gruppo? Gli ha dato particolari indicazioni dopo l’infortunio?
«I rapporti con Mister Magnanelli e Mister Padoin sono ottimi. C’è trasparenza e stima reciproca quindi ci sono le condizioni migliori per crescere e fare bene. Gianmarco si trova benissimo anche con il resto del gruppo, c’è unità d’intenti con i compagni e questo può solo che aiutarli a raggiungere i risultati individuali e di squadra. Campo, lavoro e normalità. Proprio ciò di cui si ha bisogno dopo un lungo stop».
Per quanto riguarda il contratto che terminerà nel 2026. Si sta già parlando per un possibile prolungamento anche in vista del passaggio in Next Gen?
«Ancora è presto perché, come detto precedentemente, lo stop forzato ha fatto saltare un anno e questi sono i suoi veri primi mesi in maglia bianconera. Noi siamo molto tranquilli perché conosciamo la forza e le qualità di Gianmarco e in questi prossimi mesi siamo tutti concentrati a ripagare sul campo la fiducia della società».
Si ringrazia Samuele Mura per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.