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Diaconale: «Chi è andato all’estero ha potuto allenarsi, la Lazio no»

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Arturo Diaconale, portavoce di Claudio Lotito, ha parlato della differenza di forma tra la Lazio e altre squadre, attribuibile allo stop

Arturo Diaconale, dal suo profilo Facebook, attacca nuovamente la Juventus, più o meno in modo velato. Le sue parole.

DIACONALE – «In questi giorni, ad esempio, il bersaglio è diventato Claudio Lotito e la S.S. Lazio. Accusato il primo di aver tanto tuonato per la ripresa del calcio ottenendo come risultato di aver perso in quindici giorni quanto aveva guadagnato nei confronti delle Juventus nella corsa per lo scudetto nella prima fase del campionato. La possibilità di correre per lo scudetto è emersa oggettivamente al termine della fase regolare del campionato, quando la differenza di un solo punto dalla Juventus e le condizioni generali della squadra hanno alimentato le speranze di concretizzare un sogno che non era stato previsto o programmato. Successivamente c’è stato il blocco imposto da decisioni politiche frettolose ed irresponsabili, contro cui Lotito e la Lazio si sono battuti per evitare che l’intero settore del calcio professionistico entrasse in una crisi incontrollabile e disastrosa. Durante questa fase i giocatori autorizzati dalla propria società a trasferirsi all’estero hanno potuto allenarsi liberamente. Quelli della Lazio, rimasti fermi per rispettare le imposizioni governative, non lo hanno potuto fare. Con il risultato che l’inattività forzata ha prodotto effetti negativi sulla tenuta atletica dei biancocelesti».

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