Hanno Detto

I DIALOGOBBI – Gabriele Vellani : «L’uomo dell’ultimo passaggio può essere Fagioli»

Pubblicato

su

I DIALOGOBBI – Gabriele Vellani : «L’uomo dell’ultimo passaggio può essere Fagioli». Le sue dichiarazioni in esclusiva a JuventusNews24

Nel mondo bianconero di Twitter ho pescato oggi Gabriele Vellani. Sono rimasto incuriosito da alcuni suoi pensieri e ho deciso di andare ad approfondirli per una nuova puntata de I Dialogobbi. Gabriele ha 48 anni, è juventino (ovviamente) dalla nascita. É nato inn provincia di Milano però da, 19 anni vive vicino a Barcellona con moglie catalana e tre figlie. «La Juve è una parte importante della mia vita, anche vivendo all’estero è una cosa che non cambierà mai», mi ha scritto. Aggiungo la sua bio del profilo e il quadro è completo: «magia, avventura, libertà, utopia e rock’n’roll…».

Paolo: «Ciao Gabriele, impossibile non partire da Inter-Juve. Ti propongo 3 letture dell’evento e mi dici quale ti convince di più e se ne hai altre. 1) Vittoria cher ci rende particolarmente felici perché è Inter-Juve, con tutto ciò che comporta. 2) Abbiamo esultato troppo: come negli anni no, dove comunque prove d’orgoglio non sono mai mancate. 3) Siamo più che mai in corsa Champions: -7 dalla quarta significa vivere un bel finale di campionato, appassionante. Esattamente ciò di cui avevamo bisogno».

Gabriele: «Ciao Paolo, la numero 3. Con l’aggiunta che battere l’Inter è sempre molto bello».

Paolo: «Come mi fa incazzare la nostra gestione del contropiede»: questo è un tuo tweet durante la partita. Cosa ci manca per essere più bravi nel riuscirci?».

Gabriele: «Credo che una volta recuperata la palla, spesso siamo troppo lenti nel fare la transizione verso l’altra metà campo con il risultato di avere un giocatore che deve temporeggiare per aspettare i compagni. E le poche volte che riusciamo ad essere in superiorità numerica spesso sbagliamo l’ultimo passaggio. Noi non siamo una squadra che segna tantissimo, quindi bisognerebbe sfruttare meglio queste situazioni».

Paolo: «Personalmente sono rimasto stupito favorevolmente sulla difesa. Bremer mi sembra finalmente far valere nei giusti modi la sua preponderanza fisica. E Gatti dava l’idea di essere perfettamente inserito nel clima di un big-match. Confesso che gli avevo dato una patente da “inadatto alla Juve” per quel che finora avevo visto».

Gabriele: «D’accordo su tutta la linea. Bremer mi sembra un giocatore favoloso che riesce ad abbinare forza e tecnica sia in difesa che quando attacca, inoltre di testa è impressionante. Su Gatti avevo sempre pensato che il salto alla Juve fosse stato troppo per lui, però nelle ultime due partite ha dimostrato grande impegno e non si è fatto mai superare. Fisicamente un muro, se dovesse continuare a crescere in questo modo potrebbe essere davvero importante negli anni a venire. Sottolineo anche la bravura e la leadership di Danilo che in questa ultima parte della sua carriera sembra aver trovato una posizione dove riesce a rendere davvero tanto».

Paolo: «Io e te siamo accomunati dalla considerazione su Fagioli. Tu addirittura in un tweet ne pronostichi la maglia numero 10, io sinceramente non lo penso. Ma l’idea di vederlo crescere mi piace molto. Cosa apprezzi in particolare di lui?».

Gabriele: «Mi piace molto il fatto che abbia aspettato il suo momento senza lamentarsi ma lavorando tanto in allenamento, come ha sempre detto anche Allegri. Credo che abbia una visione di gioco da “privilegiato” ed una tecnica di base davvero notevole che gli permette di realizzare quell’ultimo passaggio che a volte ci manca. Inoltre, pur non essendo un colosso fisicamente non si risparmia mai e riesce a contrastare bene gli avversari. Magari la “10” in senso stretto no, perché non ha quel ruolo, però può essere una mezzala davvero importante per il presente ed il futuro, ci conto molto».

Paolo: «Si chiude necessariamente con il futuro: qual è la tua speranza principale e la preoccupazione più grande?».

Gabriele: «La preoccupazione ovviamente è per tutto quello che sta succedendo extra campo. La serie B non credo che possa essere davvero una possibilità, però l’esclusione dall’Europa per qualche anno sarebbe davvero un disastro, economico e sportivo. Inoltre, qualora si andasse per le lunghe sarebbe comunque difficile programmare bene e con tempo la prossima stagione. La speranza è che oltre alla Serie A si possa entrare in Champions (aspettando magari la Superlega) e riuscire a fare una stagione finalmente senza tutti gli infortuni di questi ultimi anni, un grande problema che purtroppo si ripete».

Exit mobile version