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I DIALOGOBBI – Mirko Nicolino: «La Juve ha bisogno di normalità, prosegua col 4-4-2»

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I DIALOGOBBI – Mirko Nicolino: «La Juve ha bisogno di normalità, prosegua col 4-4-2». Le parole a Juventusnews24

Puntata de I Dialogobbi dopo il buon 3-0 sul Bologna e in una settimana bella piena, come saranno tutte quelle fino alla pausa Mondiale, tra Champions League (Maccabi Haifa in casa) e campionato (Milan a San Siro). L’interlocutore stavolta è Mirko Nicolino, giornalista pubblicista dalle varie collaborazioni ed allenatore. Quanto basta per considerarlo una guida in questi tempi bianconeri non semplicissimi da decodificare.

Paolo: «Ciao Mirko, partirei dal dato più importante a mio avviso di Juventus-Bologna: i gol di Kostic, Vlahovic e Milik. Ti chiedo un giudizio sui tre: se ti sembra che la gara di domenica abbia rappresentato una loro crescita individuale e d’intesa. E poi cosa ti aspetti da ognuno di loro: che cosa ci possono dare ancora in più?».

Mirko: «Milik è sostanzialmente una conferma di quanto già visto nelle precedenti settimane. Un centravanti completo, esperto, che ha in campo la tranquillità di quelli forti. Pulisce l’azione, aiuta la squadra a giocare bene e aiuta anche Vlahovic, si completano. I due serbi mi pare abbiano giovato della parentesi nazionali. Lasciare un ambiente pervaso di negatività per giocare in un contesto più familiare e sereno li ha aiutati. Mi pare che domenica sera fossero più liberi di gamba e di testa. Da Milik mi aspetto esattamente quello che sta facendo ora, Vlahovic spero sia più sereno e pulito nel far risalire la squadra. Da Kostic mi aspetto che crei la superiorità numerica qualche volta di più, per ora è un po’ monotematico con cross e traversoni».

Paolo: «Cosa ti è piaciuto di più di Juve-Bologna? E dove vedi la necessità di
un deciso salto di qualità da farsi in tempi brevi, visto che la settimana tra Champions e Milan è di quelle parecchio importanti?
».

Mirko: «Di Juventus-Bologna ho apprezzato la linearità della squadra. Non si è visto il solito strappo iniziale e poi il “solito” calo, ma una prestazione maggiormente attenta. Questa squadra mi pare abbia bisogno di normalità e si spiega così anche il 4-4-2, un modulo maggiormente adatto a rimettere ordine in un contesto molto confuso fin qui. Ovviamente, questo deve solo essere un punto di partenza. Mi pare che la condizione fisica sia stata tutto sommato buona per 90 minuti, ma ora bisogna alzare con regolarità l’asticella delle prestazioni con maggiore incisività. Domenica sono state portate a termine benissimo due ripartenze, ma diverse sono state sprecate per errori tecnici marchiani. Errori che in Champions o contro avversari come il Milan non ti perdonano. Si gioca ogni tre giorni e di conseguenza sarà un continuo di “scarico” e “rifinitura, non mi aspetto grossi passi avanti dal punto di vista tattico, ma di pulizia tecnica sì».

Paolo: «Mi interessa un tuo giudizio sul 4-4-2 ancora più articolato. Certamente
ha regalato ordine. Ma è questa la direzione che prenderemo almeno fino ai rientri di Pogbae Chiesa? Oppure Allegri insisterà su cambi di modulo e di formazione (i primi peraltro meno obbligati dei secondi, che sono giustificati dalla pluralità d’impegni)? Quale giocatore ti sembra più a suo agio nel 4-4-2 e quale invece maggiormente in difficoltà? Io ho la convinzione ad esempio che McKennie non sia un’ala, ma che da esterno incida meglio che in ogni altra posizione
».

Mirko: «Riparto dalla fine, perché mi pare un dato da rilevare il fatto che McKennie, pur non essendo un esterno di centrocampo, avendo i tempi di inserimento, partendo da quella posizione riesce ad attaccare meglio i difensori con i tagli verso il centro. Io non so se con la disponibilità di Angel Di Maria confermi il 4-4-2, perché evidentemente significherebbe lasciare fuori uno dei due attaccanti oppure piazzare l’argentino sull’out destro della seconda linea a 4. Analogamente, in un 3-5-2 Di Maria dovrebbe fare la mezzala… Insomma, mi pare che al momento il vestito migliore con l’argentino in campo sia un 4-3-3, visto che il 3-4-3 non viene preso in considerazione. Essendo l’argentino squalificato anche con il Milan, auspico che Allegri scelga la continuità anche per la gara di mezzo col Maccabi e rinvii esperimenti e ulteriori cambi al momento in cui avrà davvero tutti a disposizione. Poi, come sottolineo sempre, il modulo è la “disposizione statica dei giocatori”, quello che conta sono la strategia e il modello, bisogna correre bene e non a vuoto».

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