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Marotta: «Ritorno da avversario? Sono un professionista, ci sta separarsi»

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Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, ha parlato prima dell’inizio della gara con la Juventus: ecco le sue parole

Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport prima della gara contro la Juventus.

GARA A PORTE CHIUSE «Sicuramente è surreale, giocare una partita senza pubblico è pari allo zero. Credo che le difficoltà siano per i giocatori di trovare le giuste motivazioni. E’ una situazione paradossale che speriamo possa finire presto».

RITORNO ALLO STADIUM«Sono un uomo di sport, un professionista che si lega ai club dove è stato. Ci sta di separarsi, l’importante è amare questa professione e io lo faccio ancora oggi. Sono in una grande società e farò di tutto per rendere felici i nostri tifosi e il club».

ERIKSEN«Le partite durano 90 minuti, non è detto che dall’inizio debbano farsi scelte scriteriate. Conte valuta di giorno in giorno, poi dalla panchina possono sempre entrare giocatori determinante».

EMERGENZA CORONAVIRUS«Sono aspetti valutativi e giuridici diversi, ogni provvedimento della Figc riguarda le competizioni organizzate nelle varie leghe. Cosa diversa sono gli indirizzi dell’Uefa, fatta da dirigenti responsabili che terranno conto dell’emergenza italiana e valuteranno la situazione. Rischio di non giocare le Coppe? Penso di no, le sensazioni portano a giocare a porte chiuse. Ma queste valutazioni saranno prese prima dal Governo con provvedimenti nuovi, poi dall’ente che sovrintende queste manifestazioni che è l’Uefa».

LEGA SERIE A«Noi abbiamo indetto il consiglio prendendo spunto dall’Aic e dalle indicazioni del suo presidente. Non potevamo sospendere le partite perché eravamo a ridosso degli eventi, non c’erano i tempi né la Lega avrebbe potuto decidere di modificare il programma già stabilito. La Lega ha rispettato i provvedimenti ministeriali, compreso quello di questa notte».

CLIMA«Si respira clima di disagio, il pensiero va anche alle loro famiglie. Siamo in una situazione difficile. Le società hanno usato tutte le cautele per garantire il massimo rispetto della loro salute. Poi martedì il Consiglio federale prenderà delle decisioni alle quali ci atterremo».

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