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Nasce il grande Dino Zoff – 28 febbraio 1942 – VIDEO

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Il 28 febbraio 1942 nasce Dino Zoff, bandiera della Juventus, icona dei portieri italiani e vincitore del Mondiale di Spagna 1982 con l’Italia

Per anni è stato l’icona dei portieri italiani, prima che la sua immagine venisse in parte oscurata dalla leggenda di Gianluigi Buffon. Dino Zoff è stato uno dei più grandi simboli del calcio italiano, un modello per tutti coloro che volevano diventare grandi tra i pali di una porta. Personaggio decisamente schivo, come del resto vogliono le tradizioni della sua terra natale, il Friuli, Zoff nasce il 28 febbraio 1942 ed esordisce nel mondo del calcio con la maglia dell’Udinese nel 1961, con cui militerà per due stagioni. Passa quindi al Mantova nel 1963, dove totalizzerà 134 presenze totali fino al 1967, anno del suo trasferimento al Napoli.

Con i partenopei vivrà un quinquennio ricco di emozioni che lo consacrerà come uno dei portieri più forti della sua generazione insieme ad Albertosi. I due estremi difensori si contenderanno a lungo la maglia di una Nazionale che, nel 1968, conquisterà il suo primo e unico Campionato Europeo della sua storia. Due anni più tardi, Zoff è anche protagonista del successo sfiorato ai Mondiali di Messico 1970, in cui l’Italia deve arrendersi solo ad un fenomenale Brasile al suo terzo titolo.

I successi in bianconero e il Mondiale 1982

Nel 1972, all’età di 29 anni, Zoff approda alla Juventus. Qui la sua carriera decolla definitivamente anche a livello di club e il giocatore esplode definitivamente diventando uno dei portieri più forti di sempre. Negli 11 anni trascorsi a Torino, vincerà ben 6 Scudetti e 2 Coppe Italia, mentre a livello internazionale sarà protagonista nel 1977 nella conquista del primo titolo europeo della storia bianconera, la Coppa UEFA. A livello individuale, inoltre, l’estremo difensore raggiungerà traguardi molto significativi. Disputerà ben 330 incontri consecutivi in Serie A senza mai saltare una gara e, nella stagione 1972-73, ottiene il record di imbattibilità del campionato con 903′ di porta inviolata. Coronerà infine la sua carriera calcistica nel 1982, quando all’età di 41 sarà capitano dell’Italia vincitrice al Mondiale di Spagna 1982.

L’esperienza da tecnico

Zoff lascia il calcio giocato nel 1983 e intraprende la carriera di allenatore. Nella sua nuova veste guiderà la Juventus alla conquisa di una Coppa Italia e di una Coppa UEFA nella stagione 1989-90, unici trofei a livello di club. In vista della stagione 1990-1991 Zoff assunse quindi la guida della Lazio con la quale ottenne nei primi due campionati dei piazzamenti di metà classifica, per poi riportare al suo terzo anno biancoceleste la squadra romana nelle coppe europee dopo quasi quindici anni grazie al quinto posto ottenuto nella stagione 1992-1993. Ricoprì anche la carica di presidente durante la gestione proprietaria del finanziere Sergio Cragnotti e, nel 1997, ricoprì la doppia veste di presidente e allenatore dopo l’esonero del tecnico boemo Zdeněk Zeman; i romani fino a quel momento occupavano la dodicesima piazza in classifica per poi concludere il campionato al quarto posto. Nel 1998 è chiamato quindi a sostituire l’esonerato Cesare Maldini come ct dell’Italia, che porterà ad un soffio dal suo secondo Campionato Europeo, quello di Belgio e Olanda 2000, perso nella finale contro la Francia con il golden goal siglato ai supplementari da David Trezeguet.

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