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Dionisi a Dazn: «Risultato troppo severo, ma se non fai prestazione contro la Juve…»

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Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo, ha parlato così dopo il match contro la Juventus: le sue dichiarazioni

Alessio Dionisi ha parlato così a Dazn dopo Juve Sassuolo.

SCONFITTA – «Non siamo stati perfetti, abbiamo responsabilità sui loro gol. Il risultato è troppo severo, ma la Juve in casa è più forte. Sapevamo sarebbe stato difficile, se poi non sei prestativo come dovresti diventa una missione impossibile fare risultato».

SU COSA VA LA CRITICA – «Non ci accontenta questo. Sapevamo a cosa saremmo andati incontro e le difficoltà, non siamo soddisfatti di aver fatto una discreta prestazione. Il terzo gol non determina niente ma è quello che più mi ha fatto arrabbiare, è un errore visto e rivisto, corretto e ricorretto. Sugli errori individuali non fa niente. Abbiamo vinto con la Fiorentina, siamo stati bravi ed efficaci, con un rigore parato. Il calcio dà e toglie. Il loro portiere oggi è stato bravo, poi se concedi alla Juve è difficile portare a casa un risultato positivo. Dispiace perchè nel primo tempo di poteva fare di più. Fare i cambi forzati non ci ha permesso di creare altre opportunità ma siamo questi. Lavoriamo con fiducia, sapendo che dobbiamo sudare in ogni partita».

BERARDI – «Ha avuto crampi. Altrimenti non lo avrei mai tolto».

QUANTO E’ MANCATO TOLJAN – «L’ho detto in conferenza, è uno di quelli con più qualità. Potrebbe fare il trequartista. Non a caso è quello che aveva giocato di più, da quando sono arrivato è sempre stato titolare. Ha grandi capacità ed esperienza. Però Pedersen, che ha meno tecnica, ha corsa, inserimento e ha fatto la sua partita. Con Jeremy abbiamo perso qualcosa, ma facciamo di necessità virtù».

DIFESA A TRE – «Non abbiamo dei quinti. Può farlo forse Pedersen ma non nasce così, improvvisarli è difficile. Abbiamo esterni di qualità. Berardi si trova la zona di campo, nella ripresa abbiamo costruito a tre. Laurienté deve giocare sulla linea, altrimenti avrei dovuto fare una scelta diversa. Volevo mettere in campo i finalizzatori da fuori, la Juve concede di più da lì. Sono arrivati al tiro i giocatori, poi bravo il portiere. Ci sono nostre responsabilità su alcuni gol, non ne faccio una colpa a nessuno. Se non fai gol e non sei efficace per demerito tuo è impossibile fare risultato».

SQUADRA TROPPO LUNGA – «Il fatto è che abbiamo giocatori di gamba davanti e basta. Loro allungano la squadra e a volte non la riaccorciano. Non accompagniamo l’azione con la stessa intensità, non abbiamo gamba in mezzo e dietro. Abbiamo corso un rischio. Con la Fiorentina siamo stati più corti, ma nel secondo tempo ho rivisto i dati e abbiamo avuto una lunghezza corta. Siamo stati più lunghi nel primo tempo e dobbiamo migliorare. Questo è dettato dal centrocampo e dagli attaccanti. Se non forziamo in avanti e perdiamo palla in orizzontale la Juve non dà modo di ricompattarti. Nel primo tempo troppe volte indietro, abbiamo perso qualche pallone sciagurato».

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