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Douglas Luiz Juve, le panchine non lo AIUTANO: le sue prestazioni tantomeno. Come USCIRE dalla CRISI e tornare UTILE a Thiago Motta

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Douglas Luiz Juve, le panchine non lo AIUTANO: le sue prestazioni tantomeno. Come USCIRE dalla CRISI e tornare UTILE a Thiago Motta. L’analisi del match

Se qualcosa può andar male, andrà male. La legge di Murphy è perfetta per rappresentare l’inizio di stagione, sicuramente deludente, di Douglas Luiz con la Juve. Alla vigilia il brasiliano poteva partire titolare contro il Cagliari ma poi Thiago Motta l’ha spedito – per la settima volta su sette partite – in panchina.

A Lipsia era entrato e dopo pochi secondi aveva regalato il rigore agli ospiti con un fallo di mano. Allo Stadium entra e causa il fallo che porta al dischetto Marin: prima rete subita in campionato e pareggio del Cagliari. L’inizio non è quello che si aspettavano i tifosi bianconeri: Douglas Luiz arrivava da una stagione in doppia cifra sia per i gol che per gli assist.

La prova è stata, giustamente, oscurata dall’ingenuità in area di rigore. Ma non è del tutto da cestinare. 41 tocchi (McKennie che è subentrato al 62′ come il brasiliano ne ha fatti 24 e Fagioli entrato a inizio secondo tempo 50), 35 passaggi realizzati sui 38 provati (precisione del 92%) e il tiro sulla cui ribattuta Vlahovic ha clamorosamente sbagliato davanti al portiere.

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Ovvio. Si può migliorare moltissimo in altre voci. Dalla fase difensiva dove dei tre contrasti che ha provato nessuno è andato a buon fine ma anche in fase di impostazioni con ben 4 possessi persi. O ancora. I due falli e i due dribbling tentati ma non riusciti. Come si può uscire da questo momento?

Giocando. Il brasiliano ha avuto, finora, pochissimi minuti a disposizione sia in Serie A che in Champions League. Le panchine sicuramente non gli hanno fatto bene: il processo di adattamento – sempre più lungo per i giocatori che arrivano dall’estero – con il minutaggio che Thiago Motta gli ha dato, può essere ancora più complesso.

La Juve quest’anno avrà moltissime partite e quindi ci saranno el occasioni per mettere più minuti sulle gambe. Altro elemento da non sottovalutare: Douglas Luiz è duttile, certo. Ma sembrerebbe trovarsi meglio più vicino alle punte che alla difesa. Vero, in quella zona c’è Koopmeiners. Dovrà essere bravo Thiago Motta a gestirli, tra le tante competizioni, per far sì che il pescatore (dall’esultanza del brasiliano dopo i gol) non sia più un pesce fuor d’acqua.

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