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Dybala, ma quanto viaggi? L’Argentina è un problema
Niente “sosta” nazionali per Dybala, con la sua Argentina è in Russia fino a martedì. L’ultima volta il jet leg era stato fatale
Il bluff (se di bluff si era trattato) di Allegri alla vigilia di Juventus-Lazio era da Tapiro d’Oro. «Dybala è tornato, ha fatto un pò di vacanza». Dove per vacanza si intendevano i due ultimi impegni della nazionale Argentina, contro Perù e Ecuador, che avevano fruttato una delle qualificazioni ai mondiali più sudate di tutta la storia dell’albiceleste. Ma questa storia riguarda solo in parte Paulo Dybala, perchè la Joya era stato per tutti i 180′ in panchina. Il problema per la Juve consiste però nelle tante ore di volo. Torino-Buenos Aires. Buenos Aires-Quito (con lo stadio a 2800 Km d’altitudine). Poi lo scalo ancora in Argentina e il ritorno a Torino, con aggiunta la festa qualificazione.
Risultato: Dybala arriva a Vinovo il giorno prima del match, visibilmente provato dal Jet Leg e dalla carenza di sonno. Tant’è che Allegri gli concede una giornata di riposo e contro la Lazio lo fa partire dalla panchina. Il finale, con rigore sbagliato in extremis, se vogliamo, fa storia a sè. Il problema ora si ripresenta. Con la sua nazionale Paulo trascorrerà questi giorni nella lontana Russia. Sabato c’è l’amichevole contro i padroni di casa, martedì sera (ore 17,30 locali) la sfida contro la Nigeria. Il tutto separato da oltre 1300 Km di distanza, quelli che corrono tra Mosca e Krasnodar, città vicina al Mar Nero. Difficile poi immaginare un rientro a Vinovo prima di giovedì. Poi domenica bisogna andare a Marassi per la partita con la Samp e tre giorni dopo arriva il Barcellona. Insomma “sosta” nazionale solo di nome. Come ci arriverà Dybala? Questo è il problema.
#Dybala tomou café da manhã em Moscou com Papu Gomez e o lobo Zabivaka, mascote da Copa do Mundo da Rússia 😊 (via Instagram) pic.twitter.com/wgOx4gHDKL
— Bianconeri Brasil (Patricia) (@bianconeribra) November 7, 2017