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Dybala e quella partitella a Cordoba che gli cambiò la vita
Il destino di Dybala cambiò nell’estate del 2011: nell’Instituto di Cordoba tutti gli attaccanti erano infortunati e per Paulo una semplice partitella gli aprì le porte della prima squadra
Forse non c’è un giorno preciso in cui Paulo Dybala divenne Paulo Dybala. Perchè è tutta una questiona di crescita, di potenziamento graduale. Nella settimana sicuramente più importante, dal punto di vista professionale, della sua vita lo sguardo però ritorna molto più indietro a quando Paulo Dybala era solo Paulo, il pibe de la pension. Ci racconta tutto Ezequiel Banegas, suo ex-compagno di giovanili all’Instuto di Cordoba.
LA JOYA- « Il soprannome ‘Joya’ risale proprio alla sua stagione d’esordio con la prima squadra, in serie B. Perchè era piccolo, fragile, ma prezioso come un gioiello. Fu un segno del destino. Proprio poche settimane prima dell’inizio del campionato tutti gli attaccanti titolari erano indisponibili, così organizzarono una partitella fra le giovanili». L’allora allenatore della prima squadra dell’ Insituto Dario Franco diede precise indicazioni affinché fossero schierati il più alto numero di attaccanti, trequartisti e mezze-punte. E Juve-Barcellona non si spiega se non partendo da lì, da quella partitella di sei anni fa. «Scelsero Paulo e lo fecero allenare con la prima squadra: quella stagione segnò 20 gol». Come è andata a finire poi tutti lo sappiamo…