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Dzeko-Juve, è tornata quella maledizione: anche Szczesny preoccupato!
Dzeko Juve, è tornata quella maledizione: anche Szczesny preoccupato! È l’incubo che il centravanti bosniaco non ha mai sconfitto
Tutti gli indizi, o quasi, portano a Edin Dzeko. Dovrebbe essere l’attaccante bosniaco il numero nove della Juventus 2020/21. I bianconeri si assicurerebbero, quindi, un centravanti in età già avanzata, che ha però dimostrato di poter fare ancora la differenza anche a livello internazionale. La coesistenza con Cristiano Ronaldo e Dybala, coerente e credibile almeno sulla carta, dovrà essere studiata e messa a punto da Andrea Pirlo, suo grande estimatore. Proprio il tecnico ha spinto e sta tuttora spingendo molto per avere il bosniaco in rosa.
Dzeko e il rapporto con il gol
Edin Dzeko passa per centravanti abile nel far giocare bene squadra e compagni di reparto. Tutto vero: il bosniaco è tecnico, bravo nelle sponde e statisticamente propenso all’assist. Quel che si dice meno è che Dzeko, nella propria variegata carriera, ha segnato gol a grappoli. 279 in totale da professionsta tra Bosnia, Repubblica Ceca, Italia e Inghilterra, più altri 59 con la sua Nazionale. Assieme a Cristiano Ronaldo è, inoltre, l’unico giocatore ad aver siglato almeno 50 reti in tre dei cinque principali campionati europei (nel suo caso Bundesliga, Premier League e Serie A), rispettivamente con Wolfsburg, Manchester City e Roma.
Dzeko e quella maledizione
Andando a spulciare i numeri del bosniaco emerge però un’altra statistica, preoccupante. La prima stagione di Dzeko con un nuovo club è storicamente tormentata a livello realizzativo. Una vera e propria maledizione che il bosniaco non è riuscito ad esorcizzare negli anni. Stagione 2007/2008, quella di debutto al Wolfsburg: 8 gol in 28 presenze in Bundesliga, 1 in 5 in Coppa di Germania. L’anno successivo sarà uno dei più prolifici della sua carriera: 36 centri complessivi e Wofsburg campione di Germania. Nel gennaio 2001 approda al City: il primo impatto anche in Inghilterra è complicato. Solo 2 gol in 15 gettoni in Premier League, 2 in FA Cup e 2 in Europa League. Nella stagione successiva 19 centri tutti pesanti, media mantenuta e migliorata nelle annate seguenti a Manchester. E poi l’ultima esperienza alla Roma, più che mai esplicativa. Solo 8 gol (31 presenze) in Serie A al primo anno e 2 (7 presenze) in Coppa Italia. Pochi mesi dopo la stagione dei record: 39 gol in giallorosso tra tutte le competizioni.
La confidenza a Szczesny
Anche la prima stagione alla Juventus potrebbe essere in tal senso problematica. Lo stesso centravanti classe ’86 è consapevole dei propri limiti di rendimento in relazione all’ambientamento in una nuova realtà. Una preoccupazione condivisa dall’ex e probabile futuro compagno di squadra Wojciech Szczesny. Ai tempi di Roma questo lo scambio tra i due in un’intervista da toni amichevoli: «Parlami delle tue prime stagioni con i diversi club… sembra che tu non riesca mai a segnare molto. Non lo so. Forse ho bisogno, anzi, avevo bisogno di più tempo del normale perché le mie stagioni di esordio non sono mai state un granché. Non mi sono mai piaciute ma per fortuna c’è sempre la stagione dopo. E senza la stagione d’esordio non c’è la seconda, quindi….È vero, dobbiamo prenderla così. Quindi quando la prima stagione non è delle migliori tu sai che comunque quella dopo sarà buona. Sì, perché in passato è andata così…». Vero è che in questa circostanza il giocatore non sarà chiamato a cambiare nazione e campionato. Il contesto Juve, inoltre, potrebbe essere perfetto per limitare al massimo questo tipo di difficoltà.
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