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Ecco le Seconde Squadre: comincia una nuova era del calcio italiano
Era stato il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, a chiederlo a gran voce: dalla prossima stagione via alle Seconde Squadre per rilanciare il calcio italiano
La nuova epoca del calcio italiano passa dalle seconde squadre. Così, finalmente, il calcio italiano comincerà il suo percorso di ripresa dopo aver toccato il fondo con l’esclusione ai prossimi Mondiali di Russia 2018. Un desiderio, un’intuizione forte, quella del presidente della Juventus Andrea Agnelli, che diversi anni fa aveva spiegato come il rilancio del nostro calcio fosse necessario attraverso questa riforma. Il momento è adesso: dalla prossima stagione via alle squadre B, a organici pieni di giovani che per anni hanno avuto poco spazio e emergere, rallentando inevitabilmente il loro percorso di crescita, fino a perdersi nella maggior parte dei casi.
I PRIMI PASSI – Saranno i club di Serie A, anticipando un’iscrizione di un milione e duecentomila euro, a poter richiedere l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C. I posti disponibili saranno definiti in estate rispetto alle mancate iscrizioni tra le sessanta società divise nei tre gironi e la logica di ripescaggio seguirà la seguente priorità: società di Serie A, società retrocessa dalla Serie C e società meritevole per risultati sportivi in Serie D.
LE REGOLE – Le Seconde Squadre faranno classifica e potranno conquistare la promozione in Serie B. Non potranno partecipare allo stesso campionato della prima squadra e non potranno retrocedere in Serie D, così come non parteciperanno alla Coppa Italia di Serie A. Le squadre potranno avere in distinta 23 giocatori, di cui 19 nati dal primo gennaio 1996. Almeno 16 calciatori dovranno essere stati tesserati in una società di calcio affiliata alla Figc per almeno sette anni e sarà consentito lo scambio di giocatori tra prima e seconda squadra con un limite di 5 presenze per un atleta impiegato in prima squadra. Le squalifiche, come avviene già nel campionato Primavera, saranno scontate nel campionato di riferimento.
LE PROTESTE – La notizia sulle Seconde Squadre non è stata appresa bene solo dalle Lega di Serie B, in quanto il percorso decisionale sarebbe «caratterizzato da una totale assenza di confronto e condivisione, oltre che dannoso per la natura e la specificità della Serie B di valorizzazione dei giovani, territorialità dei club e competitività e regolarità del torneo. Con gravissimi danni economici per i club e di interesse per i tifosi». Ecco perché è stata programmata un’assemblea straordinaria e non si esclude il blocco del campionato.