Hanno Detto
Fagioli a Dazn: «Gol all’Inter il momento più bello. Le parole di Pirlo e Pjanic…»
Nicolò Fagioli, centrocampista della Juventus, si è raccontato a Dazn nel format “Quelli della Next Gen”: le sue parole
Nicolò Fagioli, centrocampista della Juventus, si è raccontato a viso aperto nel format di Dazn “Quelli della Next Gen”.
GIOCARE IN PRIMA SQUADRA – «C’è sempre un po’ di nonnismo dalle altre squadra. Capisco anche loro, vedere i ragazzi bravi della Next Gen giocare bene e magari vincere può essere pesante».
PRIMA VOLTA CON LA MAGLIA BIANCONERA – «La divisa della Juve l’avevo indossata in un’amichevole contro il Modena, anche se non ero ancora della Juve. Volevo foto ovunque perchè doveva essere un ricordo indelebile».
DEBUTTO IN PRIMA SQUADRA – «Il debutto è stato con la Spal, l’ho affrontato tranquillamente. Se mi agito è peggio in campo. Ero emozionato però perchè lo aspettavo da anni».
SCONFITTA CON LA LAZIO – «Quella partita l’ho sofferta. Perdere contro la Lazio in casa loro non mi piace sia da giocatore che da tifoso. Quando ho sbagliato quel gol ero dispiaciuto. Poi ero appena stato cambiato, ero dispiaciuto di non aver fatto gol per il pareggio».
PRESSIONI DELLA PRIMA SQUADRA – «Le pressioni mi caricano, specialmente quando c’è una partita di spessore importante. Poi ci sono i pro e i contro, quando diventi più popolari quando fai una mezza cosa fuori posto scoppia sui social e questo non lo sopporto perchè invade la privacy del giocatore. Ma ci conviviamo».
PAROLE DI PIRLO E PJANIC – «Quando ricevi quei complimenti fa solo piacere, sono giocatori fenomenali. A me non piacciono però i paragoni, quando sbagli ti prendono in giro. Anche se ho apprezzato i complimenti di entrambi».
RUOLO PIU’ AL CENTRO – «Si in futuro mi ci vedo».
GOL ALL’INTER – «E’ stata la gioia più grande. Io tifoso della Juve che ho fatto gol con l’Inter è stata l’emozione più bella della mia vita fino ad ora».
RONALDO – «Ero di posto vicino ad argentini, brasiliani e spagnoli e non capivo nulla. Lui è un ragazzo tranquillo, una persona brava, umile che ho apprezzato molto. La prima volta che l’ho visto è stato uno choc. Lo avevo visto la prima volta quando segnò in rovesciata, è stato bellissimo averlo di fianco 4 mesi dopo».
DI MARIA – «Ne ho viste tante di giocate da lui, è un fenomeno straordinario e una grande persona. Penso poi al gol col Nantes che è stato stupendo, un gol che pochi fanno. Mi dice come stare in posizione, come stoppare la palla, se stare vicino a lui per portare via l’avversario».
ALLEGRI – «Vuole farci rimanere con i piedi per terra, ci riesce benissimo anche perchè altrimenti andiamo in panchina. Alla Juve passi per momenti in cui sembri Maradona, altri in cui ti senti scarso».