Fagioli Juve, perché restare: stima di Allegri, modulo e benedizione di Pirlo
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Fagioli Juve, perché restare: stima di Allegri, modulo e la benedizione di Pirlo

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Nicolò Fagioli è da anni un pupillo di Max Allegri: tre anni fa lo elogiò a mezzo stampa ed ora potrebbe trattenerlo

La Juventus è alla ricerca, non ancora disperata, di un centrocampista da affidare a Max Allegri per il suo secondo corso juventino. L’obiettivo numero uno è da tempo individuato, ovvero Manuel Locatelli, ma il Sassuolo non intende fare sconti: la cifra richiesta è di 40 milioni, basata sull’offerta dell’Arsenal per il centrocampista classe 1998 fresco campione d’Europa. Secondo le ultime notizie la Juventus sarebbe arrivata ad un complessivo di 30, con 25 di parte fisse più 5 di bonus. Possibile punto d’incontro a metà via a 35 milioni visto che Locatelli non ha mai fatto mistero di voler vestire il bianconero.

Solo cash o anche qualche contropartita? Nelle settimane passate si è parlato anche dei giovani bianconeri da girare al Sassuolo, uno tra i tre prescelti: Radu Dragusin, Felix Correia e Nicolò Fagioli. Tre calciatori giovani (difensore classe 2022, ala classe 2001, centrocampista classe 2001) che hanno già calcato i campi di Serie A grazie ad Andrea Pirlo. “L’indennizzo” naturale per il Sassuolo sarebbe Nicolò Fagioli (senza dimenticare la carta Rovella) per il ruolo simile a quello di Locatelli e per l’adattabilità nel gioco di Dionisi, apparso spumeggiante ieri nella prima amichevole pre-campionato.

Il mercato (soprattutto in era Covid) ha i suoi tempi e la sua narrativa. E la narrativa dell’affare Locatelli potrebbe vedere defilarsi Nicolò Fagioli che è da tempo immemore uno dei pupilli di Max Allegri. L’attuale tecnico bianconero, nel 2018 già elogiava il centrocampista piacentino classe 2001: «Noi abbia­mo un ragazzo che è Fagioli e vederlo giocare è un piacere, perché è un 2001 che conosce il calcio. Conosce i movimenti, sa quando passare la palla e come ci si smarca, giocatori così non nascono tutti i giorni». Parole dell’attuale allenatore di Nicolò Fagioli che ora lo osserva da vicino alla Continassa nel ritiro bianconero: l’operazione di Arthur potrebbe aprire nuovi scenari per lui.

 

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Al momento la mediana della Juventus annovera nelle sue fila Arthur (fuori 3 mesi) Bentancur, Rabiot e Ramsey (al centro di voci di mercato per il possibile ritorno di Pjanic). E ovviamente Fagioli. E’ chiaro che qualcosa a livello numerico manca, anche se Allegri dovesse giocare con un centrocampo a 2. Nel caso in cui poi il livornese optasse per una linea mediana a tre, che comprende un regista, Fagioli potrebbe essere già pronto per questo ruolo. L’investitura è arrivata a gennaio, dopo l’esordio in prima squadra in Coppa Italia contro la Spal, ed è importante per quel ruolo. Andrea Pirlo, allora allenatore della Juventus, è stato uno dei più grandi interpreti del ruolo e ne parlò così: «E’ molto interessante. Può fare il regista: è cresciuto come me da trequartista, ma penso che il suo ruolo sia il regista. Ha visione di gioco: non diamogli troppe responsabilità, ma stasera ha fatto una grande partita». La sua partenza, dunque, è tutt’altro che scontata, anche in caso di arrivo di Locatelli.

Nota a margine: le parole di Allegri su Fagioli arrivarono alla vigilia della gara contro il Sassuolo allo Stadium, passata alla storia come la partita in cui Cristiano Ronaldo mise a segno i primi gol in bianconero. Sassuolo che potrebbe essere la destinazione di Fagioli, ma che forse non lo sarà per volontà di Allegri.

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