Juventus Women
Federica Russo: «La Juventus Women vincerà nonostante i cambiamenti» – ESCLUSIVA
Federica Russo, ex portiere della Juventus Women, ha parlato della stagione bianconera. Le sue parole in esclusiva
Settimane ricche di cambiamenti in casa Juventus Women. Dopo aver salutato Rita Guarino, coach bianconero da quattro anni, la squadra costruita da Braghin ha annunciato anche gli addii dei portieri Giuliani e Bacic. Novità ulteriori potrebbero esserci nei giorni a seguire, con la dirigenza alle prese con una vera e propria rivoluzione. A raccontare questi concitati giorni è Federica Russo, ex portiere bianconero che a Juventusnews24 ha parlato in esclusiva.
Tanti cambiamenti in casa Juve: come vedi questa scelta della dirigenza di rivoluzionare?
«Ci sono stati tanti cambiamenti. Secondo me, un po’ come nel maschile, dopo un po’ hanno voglia di cambiare e innovare. Non so come mai tutti questi cambiamenti. Io avrei tenuto almeno Laura (Giuliani ndr) e Bacic. Difficile trovarne così bravi in giro. Non so se sia stata una scelta loro o della società. Sicuramente prenderanno altra gente di valore: il loro obiettivo principale ora è andare avanti in Champions League».
Le tue colleghe Giuliani e Bacic hanno salutato: cercano nuovi stimoli e più spazio Doris?
«Sicuramente per Bacic sì, cerca più spazio. Per quanto riguarda Laura, sicuramente cerca nuovi stimoli. E probabilmente vuole avvicinarsi anche a casa andando al Milan. Esperienze all’estero ne ha già fatte: penso voglia anche avvicinarsi a casa».
Chi vedresti bene tra i pali della Juve?
«A me piace tantissimo Endler del Psg. Mi piace molto. Allo stesso tempo mi piace molto Kiedrztnek del Wolfsburg. Secondo me punteranno su profili esteri. Magari come terzo portiere terranno Soggiu per farla crescere ma credo che il primo portiere della Juventus sarà estero, conosciuto e forte».
Conosci molto bene Rita Guarino: pensi che senza di lei la Juve possa riuscire comunque a far bene?
«Come fatto con Allegri, è giusto dare un ricambio. Dopo tanti anni possono mancare anche gli stimoli. Ci può stare come cambio. Ovviamente mi dispiace, di Rita ho tanta stima e mi dispiace. Pensando però in ottica Juve, ci può stare».
La vedi all’estero o pensi possa restare in Italia?
«Forse la vedrei più in Italia che all’estero. Stanno cambiando tante cose in questo campionato. Sempre che non si prenda un anno di pausa…».
Al suo posto si parla di Montemurro: pensi che possa essere un profilo giusto per la crescita europea?
«Secondo me sì. Sicuramente porterà una mentalità diversa, il campionato inglese è molto difficile e porterà un pensiero diverso, così come il gioco. Quando si cambiano le persone la motivazione e la voglia di fare resta altissimo. Porterà anche cambiamenti e livello tecnico-tattico».
Credi che la Juve possa prendersi un anno sabbatico dallo scudetto con tutti questi cambiamenti?
«La Juve è forte. Indipendentemente dalle giocatrici che ha, loro puntano sempre a vincere. Non si prenderanno sicuramente una pausa dallo scudetto, anzi, questi cambiamenti sono fatti per alzare ulteriormente l’asticella».
Pensi che possano tornare in bianconero Cantore e Glionna?
«Io lo spero perché sono forti, giovani e di prospettiva. Da amica ed ex compagna lo spero ma per il prossimo anno non penso ancora torneranno».
Bonansea la vedi diretta verso l’estero?
«È un bel punto interrogativo. In realtà non lo so. Le era arrivata la chiamata del Lione quindi non sarebbe la prima volta. Non ha ancora firmato quindi magari potrebbe andar via. Ci sono ancora tanti fattori da valutare. Sicuramente un’esperienza all’estero sarebbe di grande crescita. Non so cosa voglia fare».
L’arrivo di Raiola nel femminile come lo vedi? Hai paura possa minare questo equilibrio perfetto?
«Il futuro del calcio femminile in Italia sarà come quello nel maschile, ma spero più in là possibile. Raiola è stato furbo, ci ha visto lungo. Voleva entrare nel femminile e ha scelto una delle giocatrici più forti in Italia e in generale. Può essere stata una scelta giusta. C’è comunque altra gente che ci ha investito e creduto prima».
Parlando di te, come è andata la stagione del Como?
«Un campionato che non è andato secondo le previsioni. Pensandoci, ci può stare. Eravamo neopromosse in Serie B. Non tutte hanno la fortuna di fare come il Napoli. Purtroppo sono mancate alcune cose da parte delle giocatrici e dello staff. Comunque sia ci si può sempre rifare. Appena finisce una stagione, ne inizia un’altra».
Avete poi l’esempio della Lazio…
«Esatto. Questi campionati ci stanno. Una squadra nuova, un cambio nuovo… Ci può stare un anno non fatto bene. Mi dispiace perché è come averlo buttato».
Siete state per tanto tempo vicine alla vetta…
«Sì, poi abbiamo perso punti per strada dove dovevamo prenderli e ci siamo allontanate dall’obiettivo. Quando poi si crea malumore è difficile rimettere insieme i pezzi. Ma si deve pensare sempre al futuro».
Ci proverai sempre con loro?
«Non so risponderti adesso (ride, ndr)».