Fiorentina – Juve, Simeone esagera: «Per i bianconeri sarà una Waterloo»

Simeone ha ribadito ancora una volta che, per la Fiorentina, quella contro la Juve sarà la partita dell’anno

Vincere al Franchi contro la Juve per poi trascorrere un intero campionato nell’anonimato? A Firenze ci metterebbero dieci firme, non soltanto una e, probabilmente, non soltanto i tifosi: anche all’interno dello spogliatoio viola, in effetti, la voglia di sconfiggere i bianconeri è talmente grande da poter pervadere tutte gli altri obiettivi che, all’interno di una stagione, sarebbe lecito porsi.

LE PAROLE DI SIMEONE – Uno degli spauracchi principali con cui dovrà vedersela la difesa juventina è il “Cholito” Simeone, il quale l’anno scorso rifilò una sonora doppietta alla Signora quando vestiva la maglia del Genoa. Le dichiarazioni rilasciate a Tuttosport sono emblematiche: «Non so cosa darei per riuscire realizzare un’altra doppietta – racconta l’attaccante della Fiorentina – in quanto quel match di Marassi rappresenta tuttora la mia emozione più grande vissuta nel calcio professionistico: fu il giorno più bello della mia vita, in quanto battemmo i campioni d’Italia nel nostro stadio ed io personalmente realizzai una doppietta a Buffon. Gigi è un mito e quei due gol li racconterò ai miei figli. Ci riproverò venerdì, ma rinuncerei al gol più di vincere, anche perché qui in città l’ambiente è euforico: i tifosi mi chiedono una vittoria anche quando li incontro al mercato. Sono ottimista e se dovessi rappresentare artisticamente la sfida sceglierei un quadro che raffigura la battaglia di Waterloo».

L’ELOGIO A HIGUAIN – Simeone, inoltre, ha speso parole di stima nei confronti del suo connazionale nonché collega di reparto, Gonzalo Higuain: «Gonzalo è fortissimo, uno dei migliori centravanti al mondo: oltre al suo imparagonabile istinto da goleador, mi sorprende la sua voglia di lottare sempre, su tutti i palloni. Sarei molto stupito se non andasse ai Mondali: nonostante abbia tanti campioni nel reparto, l’Argentina non può non convocarlo».