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Frosinone-Juventus, quanto è lontano il duecentesimo di Del Piero…
Nella prima sfida assoluta tra bianconeri e ciociari, Alessandro Del Piero segnò il suo duecentesimo gol con la maglia della Juventus
Era il 28 ottobre 2006, la Juventus era in Serie B e si era appena fatta restituire ben 8 punti dall’arbitrato del Coni. Sei vittorie consecutive per la squadra di Deschamps, che si stava avvicinando velocemente alla zona promozione. Una Serie A che sembrava irraggiungibile con il -30 iniziale, ma che, vittoria su vittoria, in campo e nei tribunali, tornava a poter essere sfiorata.
Doveva essere il giorno del capitano
Con gli otto punti restituiti, dopo la partita si sarebbe parlato della vittoria da 11 punti, se fosse arrivata. Ma il Frosinone, per la prima volta in B, non si sarebbe scansato, neppure allo stadio Olimpico di Torino. Fu una gara tosta per i bianconeri. Nonostante Trezeguet, Nedved e Camoranesi in campo, non riusciva ad aver ragione di una squadra che, al massimo, schierava Margiotta, Zappino e Lodi.
Del Piero entrò a mezz’ora dalla fine. Non segnava da più di un mese, da quel Juventus-Modena finito 4-0 per i bianconeri. L’ansia per quel duecentesimo gol che non arrivava più terminò al minuto 73. Il portiere uscì malissimo, Nedved tirò a porta vuota ma colpì il palo, la palla sbatté su Trezeguet che, involontariamente, servì l’assist al capitano che non poteva sbagliare. Lo stadio si alzò per Del Piero, per i suoi tre moschettieri scesi in B. Il duecentesimo è servito, ma non sarà l’ultimo. Ne arriveranno altri 90 negli anni a seguire, nessuno ha segnato quanto lui in bianconero.
Attualità ben diversa
Fa un certo effetto leggere la formazione di quel giorno. Boumsong e Kovac i centrali di difesa, Paro a centrocampo. Fa strano pensare che Deschamps, contestato spesso nonostante le tante vittorie, sia diventato l’allenatore campione del mondo con la Francia. Così come pensare che, dopo il Matusa, l’Olimpico e lo Stadium, questa gara si giocherà allo Stirpe. Quattro stadi diversi per una partita che, ogni volta, ricorderà quel pomeriggio del 2006, in cui Alex Del Piero scrisse un’altra pagina di storia bianconera.