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Galliani: «Allegri non è mai cambiato, rimane un amico. Juve? Un sogno se…»

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Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, ha così parlato del rapporto con Allegri e del match con la Juve

Adriano Galliani, alla Gazzetta dello Sport, ha così parlato alla vigilia della sfida tra il suo Monza e la Juve.

ALLEGRI AL PRIMO INCONTRO – «Più giovane ovviamente, ma lo stesso di adesso. Aveva tutte le caratteristiche tecniche e di personalità per diventare l’allenatore del Milan. Lo incontrai quando andammo a giocare a Cagliari e glielo dissi. Ma era sotto contratto con Cellino: se non fossi stato un amico, Massimo non lo avrebbe mai liberato a costo zero. Si comportò da signore».

IL VERTICE AD ARCORE – «Era il maggio 2010. Di solito questi incontri ad Arcore erano programmati a cena, ma la sera c’era Bayern Monaco-Inter e Max voleva tornare a Livorno e vedersela in tv. Così pranzammo. Parlarono sempre lui e il presidente, d’altra parte io non avevo molto da dire, ero già convinto della scelta. Si convinse in fretta anche Berlusconi: Allegri vinse lo scudetto, poi un secondo e un terzo posto prima dell’esonero. E ricordo che con noi ha sempre passato la fase a gironi della Champions».

COSA É PIACIUTO SUBITO DI MAX – «Difficile dirlo. I sentimenti non si giudicano, se ne prende atto. Io l’ho sempre sentito amico e credo che lui pensi lo stesso di me. Ci vogliamo bene, ci sentiamo spesso e ci vediamo a cena».

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