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Gambelli: «Futuro di Allegri già scritto da tempo, Giuntoli vuole creare una Juve sua. Motta? Un tecnico moderno. Conte porterebbe juventinità» – ESCLUSIVA
Gambelli: «Futuro di Allegri già scritto da tempo, Giuntoli vuole creare una Juve tutta sua». L’intervista – ESCLUSIVA
Dalla situazione in casa Juve dopo l’esonero di Allegri, al futuro con il possibile arrivo in panchina di Thiago Motta. Senza dimenticare il calciomercato e la stagione di Chiesa e Vlahovic. Lo scrittore e tifoso bianconero Riccardo Gambelli, piccolo azionista del club, dice tutto in esclusiva a Juventusnews24.
Un bilancio della stagione tra qualificazione e vittoria Coppa Italia
«Vorrei sottolineare che la soddisfazione più grande in questa stagione è stata la faccia di Gravina in tribuna all’Olimpico, Impagabile! Noi juventini, la storia insegna, ad ogni inizio stagione ci fissiamo sempre degli obiettivi massimi, cioè scudetto e CL, ma la storia calcistica insegna anche che non sempre è possibile raggiungere gli obiettivi prefissati. Venivamo da una stagione, la precedente, travagliata ed assurda, quindi sapevamo che questa sarebbe stata difficile e fino al pareggio dell’Empoli speravamo addirittura anche nel tricolore. Da quel preciso momento qualcosa di inspiegabile è accaduto, ed abbiamo fatto un girone di ritorno disastroso. Risultato finale: ingresso in CL e Coppa Italia, quindi direi un’annata che non passerà alla storia, ma valorizzata dall’ingresso in Europa ed un titolo importante. Vorrei ricordare che solo in Italia la Coppa nazionale viene svalorizzata dalle istituzioni. In Inghilterra è più importante del campionato».
Che giocatore l’ha sorpresa in positivo di più quest’anno? E chi l’ha più delusa?
«Il giocatore che più mi ha impressionato di più è stato sicuramente Bremer, un titano, una diga, annata spettacolare la sua, dopo quella dello scorso anno con alti e bassi. Chi mi ha più deluso? Sicuramente Kostic, Alex Sandro nel senso negativo era già una garanzia da anni».
Esonero Allegri? Cosa ne pensa e se Thiago Motta può essere l’uomo giusto
«Il futuro di Allegri era già stato scritto da tempo, Giuntoli vuole creare una Juventus tutta sua a cominciare dal tecnico, aspirazione credo di ogni DS. Ho sempre giudicato l’operato di Allegri con equilibrio: ha fatto cose buone ed altre no. Ricordiamo che ha lavorato nella stagione dello scandalo, quando ti toglievano 10 punti un giorno si ed un giorno no. Una stagione critica anche per le motivazioni ed il morale della squadra tutta. È stato bravo a tenere unito il gruppo. Purtroppo resterà questa macchia del terribile girone di ritorno.
Il discorso, comunque, sarebbe lungo da affrontare, quindi concludo dicendo che per il bene suo e della società credo sia il momento di dividersi. Ieri sera in quei lunghissimi minuti di recupero è esploso il suo sangue toscano ed è venuta fuori la sua rabbia repressa, dovuta alle accertate ingiustizie arbitrali e alla querelle che va avanti da due anni, protagonisti i tifosi della Juve con “Allegri out”. Poteva evitare quei gesti a Giuntoli e quelle parole a Guido Vaciago, sicuramente, ma chi pratica sport sa bene che delle volte l’adrenalina gioca brutti scherzi. Ripeto: so che nel calcio è difficile, ma nel giudicare gli operati di qualsiasi professionista occorre essere equilibrati. Se ne va con un altro titolo che arricchirà il suo curriculum. Ed io resterò sempre un suo ammiratore, ricordando soprattutto il suo strepitoso passato. Chi verrà? Non ho idea, ma credo Giuntoli abbia già scelto. Motta? Un tecnico moderno, capace di cambiare durante il match diversi moduli di gioco con facilità, accessoriato da carisma e stile. Potrebbe essere l’uomo giusto. Conte, invece, porterebbe la giusta juventinità e grinta per rinvigorire l’ambiente. A breve la risposta».
Parliamo di calciomercato: tra cessioni e acquisti, che operazioni farebbe lei?
«Con la Champions League ed il mondiale per club entrerà un bel gruzzolo nelle casse della società, quindi spero che non venga sacrificato nessuno dei tre che potrebbero fare cassa: intendo Chiesa, Bremer e Vlahovic. In entrata vorrei uno o due centrocampisti forti, il mio sogno è Thuram, il centrocampista completo che manca alla Juve, forte sia in impostazione sia in interdizione.»
Giusto dare fiducia a Federico Chiesa?
«Chiesa lo considero il più forte giocatore italiano, quindi me lo terrei stretto. E’ un calciatore che ha bisogno di campo e spazi per rendere, quindi il nuovo allenatore dovrà essere bravo a trovare un modulo di gioco adatto alle sue caratteristiche.»
Una considerazione su Vlahovic: sempre più leader in campo e fuori
«Vlahovic e’ una grande punta da area di rigore, uno dei più forti in circolazione, non puoi chiedergli di sostenere da solo il peso dell’attacco, non ha le caratteristiche. Lui deve avere rifornimenti continui per trovare la porta. In questa stagione non ne ha avuti molti, nonostante tutto ha segnato tantissimo. Se miglioreremo il centrocampo, come spero, diventerà incontenibile. Per me è incedibile».
Si ringrazia Riccardo Gambelli per la cortesia e la disponibilità mostrate in occasione di questa intervista