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Giaccherini: «La Juve il mio orgoglio. E quel gol che condannò il Napoli…»
Il centrocampista del Chievo è tornato sui suoi trascorsi bianconeri. Emanuele Giaccherini ricorda con piacere la sua parentesi alla Juventus
“Giaccherinho“, così come era solito chiamato Antonio Conte. Uno dei gregari più amati dai tifosi bianconeri per il suo spirito di sacrificio e per la sua condotta dentro e fuori dal campo. Emanuele Giaccherini è stato il simbolo della Juventus umile e operaia tornata al tricolore dopo il buio di Calciopoli. Oggi centrocampista del Chievo Verona, Giak non dimenticherà mai i suoi trascorsi bianconeri: «Cosa vuol dire passare dalla Juve? Assumersi responsabilità che in altri contesti non devi assumerti. Non puoi sbagliare niente. Lavori sempre sul dettaglio. La Juve ti dà prestigio, a me ha dato anche la Nazionale, la possibilità di vincere e di arrivare al top. Un orgoglio».
Nella medesima intervista a Il Corriere di Verona, l’ex Juve e Napoli ha poi scandito la top 3 dei gol più emozionanti realizzati in carriera: «C’è quel gol con la Juve al Catania, si andò a +9 dal Napoli, di fatto vincemmo il campionato. Poi quello con l’Italia al Belgio nella cornice degli Europei 2016. E il primo in A, al Milan, con la maglia del Cesena. Ma un posto speciale, come dicevo, ce l’ha anche questo qui al Cagliari. Tutti ad abbracciarmi. L’immagine del senso d’unione del gruppo che siamo. Ringrazio i compagni perché mi hanno aiutato a inserirmi subito: non avevo bisogno di segnare per sentirmi dentro al Chievo».