Ginevra Moretti: «Juventus Women, sono diventata grande. Tra 5 anni sogno di...» - ESCLUSIVA
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Ginevra Moretti: «Juventus Women, sono diventata grande. Tra 5 anni sogno di…» – ESCLUSIVA

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La nostra intervista esclusiva a Ginevra Moretti, attaccante classe 2005 della Juventus Women appena diventata professionista

Ginevra Moretti ha sempre saputo di aver fatto la scelta giusta, anche prima di firmare il suo primo contratto da calciatrice professionista con la Juventus Women. Capitana della Primavera e capocannoniere dell’ultimo campionato U19, ora ‘Ginny’ assapora il salto nel calcio nelle grandi. Il futuro è suo, l’intervista di JuventusNews24.com.

Ciao Ginevra, quindi sei diventata una calciatrice professionista.
«È un’emozione strana, diversa dalle altre. È un qualcosa per cui ho lavorato tanto, per cui ho fatto molte rinunce. Quando la ottieni ti si apre un mondo nuovo, il mondo delle grandi a tutti gli effetti».

A livello personale che significato ha quella firma?
«È una rivincita verso le persone che non credevano in me. Alcuni ragazzini mi dicevano: ‘Sei femmina, non puoi giocare a calcio’. Sacrifici come l’allontanamento da casa e amici mi hanno portato a tagliare questo traguardo importante».

Si dice che, soprattutto nel femminile, la differenza tra Primavera e calcio delle grandi sia molto ampia…
«Per me è sicuramente uno stimolo. Mi spinge a lavorare ancora di più».

Passo indietro: la chiamata della Juventus nel 2020.
«Ero a casa, mia madre era al telefono ma non sapevo con chi. Appena ha messo giù mi ha chiamato e mi ha detto di questa notizia. Sono sbiancata, pensavo scherzasse. È stata una cosa completamente inaspettata che una ragazzina di 14 anni fa fatica a credere. Il momento in cui ho realizzato tutto e quando sono arrivata qui a Vinovo, ho provato sensazioni uniche. Ho visto una dimensione nuova, differente da quella a cui ero abituata. Lo Spezia (da cui proviene ndr) è un’ottima società ma qui siamo a un altro livello sotto tutti gli aspetti».

Eri già allora consapevole della tua forza?
«Ero consapevole delle mie capacità, stare con persone più avanti nel percorso e con maggiore esperienza mi ha permesso di accrescere la mia autostima e di acquisire più consapevolezza nei miei mezzi».

Più arrabbiata per come è andata la stagione in Under 19 o più contenta per tutti i gol che hai segnato?
«Sono contenta per i gol e per essere diventata capocannoniere del campionato. Però la sensazione di sconfitta c’è perché non è bastato alla squadra per raggiungere il nostro obiettivo, cioè la Final 4 scudetto».

Cosa non ha funzionato?
«All’inizio non ‘eravamo squadra’, non eravamo un gruppo compatto e unito. Solo nelle ultime partite abbiamo dimostrato chi siamo, lì è uscita tutta la nostra forza come collettivo».

Tu sei stata capitana di questo gruppo…
«Inizialmente non me l’aspettavo nemmeno, però bello, mi ha dato fiducia. Devi essere riferimento per la squadra, spero di esserci riuscita. Non solo come calciatrice. Io in questa stagione ho fatto tutto il possibile affinché le altre ragazze si aprissero con me a livello anche umano e mi raccontassero i loro problemi».

L’esordio in Prima Squadra nel 2023 lo ricordi?
«Tremavo. Prima di entrare in campo mi sentivo strana, non avevo realizzato».

E l’assist in Coppa Italia per Garbino?
«Lì sono rimasta un po’ di più in campo e dopo che ho messo la palla a Maelle continuavo a ripetermi nella testa: ‘Ginny ma hai fatto assist! Ginny ma hai fatto assist in Coppa Italia!’. Ero incredula».

Quanti gol farebbe Ginevra Moretti da titolare in Serie A femminile?
«Non saprei dirti un numero preciso, dipende da troppe cose. Sicuramente punterei a farne il più possibile».

La Juve ha ormai collaudato questo sistema Erasmus per le giovani: prestito e ritorno a casa da protagonista.
«È un’opzione in più per crescere a livello calcistico. Spero un giorno di poter essere al livello delle varie Lenzini, Cantore e di tutte le ragazze che sono rientrate. Indipendentemente da quello che sarà il mio futuro credo sia una buona opportunità».

In cosa ti senti forte e in cosa devi migliorare?
«Il mio punto di forza è l’attacco della linea in velocità, devo perfezionare invece la protezione della palla, ultimamente ci sto lavorando molto».

Chi sono le ragazze italiane più forti della tua fascia di età?
«Sicuramente Chiara Beccari e poi Viola Bartalini».

C’è un sacrificio che è stato più difficile accettare nella tua giovane carriera?
«La lontananza da casa e dalle persone che mi vogliono bene. Ogni tanto mi perdo un’uscita al mare perché devo allenarmi. Però mi pesa fino a un certo punto, so che sto costruendo il mio futuro. Fare la calciatrice alla fine era il mio sogno».

Dove ti immagini tra 5 anni?
«Spero e farò di tutto per giocare qui alla Juventus, da titolare. E poi c’è anche la Nazionale».

Vuoi dirmi qualcos’altro che non ti ho chiesto?
«Penso che tutto questo sia merito della mia famiglia. Mi hanno sempre accompagnata e supportata».

Si ringraziano Ginevra Moretti e l’ufficio stampa della Juventus per la disponibilità mostrata in occasione di questa intervista

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