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Giuntoli, parla lo zio: «La Juve era il suo sogno, lavora 20 ore al giorno e conosce tutti i giocatori del mondo»
Giuntoli, parla lo zio: «La Juve era il suo sogno, lavora 20 ore al giorno e conosce tutti i giocatori del mondo». Alla scoperta del nuovo dt bianconero
Tuttosport ha intervistato Raffaello Giuntoli, lo zio del nuovo dt della Juve Cristiano.
SOGNO JUVE – Per Cristiano la Juve è un sogno realizzato, credo per lui sia il massimo dell’euforia. Ed è stato un lungo travaglio nell’ultimo mese e ci sono stati giorni difficili, in cui sembrava che De Laurentiis non lo avrebbe liberato. Io gli ho sempre detto che tutto si sarebbe aggiustato, magari alla fine, come è successo, ma si sarebbe aggiustato. Ora sono un paio di giorni che non lo sento perché è sempre al telefono… sua mamma lo chiama alle 2, le 3 di notte, perché vuole essere sicura che sia tranquillo. È già immerso nel lavoro. Cristiano lavora 20 ore al giorno. E la passione per il calcio l’ha avuta fin da piccolo, giocava qui dietro casa, dove all’epoca c’era un campo e dopo la scuola giocava fino a che non lo chiamavano per la cena, come facevano tutti i ragazzi.
CERVELLO E COMPETENZA – Cristiano è un cervello elettronico, conosce tutti i giocatori del mondo. L’ho sentito dire personalmente da Ancelotti e da Spalletti: “Cristiano i giocatori li conosce tutti”. Se deve parlare con un giocatore parte e ci va, non lo fa al telefono. Quando prese Allan dall’Udinese andò a prenderlo in macchina e lo portò da Udine a Napoli. Quando tratta i giocatori va a conoscere loro e le famiglie di persona.
RAPPORTO COI GIOCATORI – Cristiano ha un grande rapporto con i giocatori, diretto con tutti. Li conosce personalmente uno a uno, li capisce, sa cosa possono dare e cosa no, sa prenderli per la giacca quando è il momento… Se basterà per vincere subito? Credo che il Napoli sia il favorito anche per il prossimo anno. A Cristiano e alla Juve servirà un po’ di tempo, ma penso possa fare bene.