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Guidi: «Vlahovic, rischio concreto di PERDERLO a ZERO! Ecco quanto valgono Sesko e Boniface» – ESCLUSIVA

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Guidi (Gazzetta) in ESCLUSIVA: «Vlahovic, rischio concreto di PERDERLO a ZERO! Ecco quanto valgono Sesko e Boniface». Le dichiarazioni del giornalista sul calciomercato Juve

Marco Guidi, noto giornalista de La Gazzetta dello Sport, è intervenuto in esclusiva a Juventusnews24.com. Ecco le sue dichiarazioni sui principali temi del momento in casa bianconera, dalla sfida di Lipsia al calciomercato Juve.

Lipsia-Juve con gli occhi puntati soprattutto su Benjamin Sesko. Dal Milan alla Juventus, quante possibilità ci sono di vederlo in Serie A?
«Purtroppo secondo me le possibilità di vederlo nel nostro campionato si sono drasticamente ridotte nell’ultimo anno, da quando la sua clausola rescissoria si è alzata nelle ultime giornate di Bundesliga. Era legata anche ai gol realizzati ed è salita molto perché Sesko nell’ultimo periodo ha segnato molto. Salendo la clausola, io credo che diventi un obiettivo quasi irraggiungibile per le nostre squadre. Per età, talento, per l’interesse delle squadre inglesi. Secondo me ha fatto una scelta giusta rimanendo al Lipsia, perché è un giocatore dall’enorme potenziale ma forse non ancora prontissimo per una squadra di primissimo livello. Sarà difficile vederlo in Italia: mi sembra il classico giocatore che purtroppo è andato ormai per il nostro campionato».

Lo sloveno ha stregato anche le big europee. C’è già un club in vantaggio e qual è la richiesta del Lipsia?
«L’Arsenal sembrava potesse portarlo in Inghilterra già la scorsa estate, poi anche il giocatore ha fatto la scelta di rimanere al Lipsia per almeno un’altra stagione. L’Arsenal è stata la squadra che più l’ha osservato da vicino e ha fatto un’offerta economica importante al Lipsia. Secondo me è difficile dare un prezzo ora, perché l’andamento di Sesko influisce direttamente sul prezzo. Credo che per la prossima estate sotto i 70-80 milioni non si andrà. Se farà molto bene anche di più».

Da Sesko a Boniface, altro attaccante accostato a Juventus e Milan. È un obiettivo concreto per le big di Serie A?
«Boniface piace molto anche a Giuntoli, lo so per fonte diretta. È un attaccante che piace alla Juve, ma piace un po’ a tutte le squadre in Europa. L’anno scorso ha fatto una stagione clamorosa ed ha ricominciato nello stesso identico modo. Lui è esploso a Leverkusen con un certo tipo di gioco, in mezzo aveva fatto bene però non sembrava questo bomber incredibile che abbiamo visto in Germania. Non so quanto questo sia figlio del gioco del Leverkusen e quanto di doti del singolo giocatore. Rispetto a Sesko secondo me un briciolo di possibilità in più di vederlo in Italia c’è, perché probabilmente ha un prezzo più accessibile. Non so quanto sarà a fine stagione, quello è difficile dirlo».

Ad oggi qual è il suo valore di mercato?
«Lo sai che le valutazioni le fa sempre il mercato. Io posso dire che vale anche 50-60 milioni, poi arriva un club che lo vuole a tutti i costi e ne metto 80. Posso dire secondo me, in questo momento, sui 55-60 non di più».

Restando sui bomber: in estate la chiamata di Ibra, ora la Juventus. Osimhen può davvero tornare in Serie A per firmare con una rivale del Napoli?
«Io credo che se fosse per Osimhen probabilmente avrebbe anche accettato la corte di qualche altro club italiano. Il problema è la volontà del Napoli di non darlo in Italia, su Higuain De Laurentiis non poteva scegliere perché c’era una clausola rescissoria. Per Osimhen invece bisognerà trattare con il Napoli, quindi è difficile. E lo stipendio di Osimhen diventa per alcuni club italiani veramente difficile: io non vedo il Milan pagare oltre 10 milioni netti a Osimhen. La Juve ha un centravanti che al momento prende quella cifra ed arriverà a 12 milioni. È chiaro che per la Juve dipenderà tutto dalla stagione, dal futuro di Vlahovic e dalla questione rinnovo. Dipende tutto da quello».

Kalulu sembra aver già convinto la Juve. Si va verso il riscatto dal Milan?
«Vista l’età di Kalulu, l’immediato impatto alla Juve e la cifra che non è proibitiva per la Juve, il riscatto sarebbe scontato. È un giocatore che a Thiago Motta piace, soprattutto per la sua duttilità. La Juve doveva solo recuperarlo, perché nell’anno dello Scudetto del Milan aveva già fatto vedere di avere un potenziale importante. Io credo che questa operazione abbia fatto bene alla Juve ma soprattutto a Kalulu. Secondo me il riscatto è praticamente scontato».

Lei che idea si è fatto sul “caso” Vlahovic? Si parla già di un possibile Chiesa-bis…
«Credo sia un po’ diverso dal caso Chiesa. La Juve ha cercato un rinnovo al ribasso, lui ha aperto quando però la Juve aveva già cambiato idea soprattutto per la visione di Thiago Motta. Con Vlahovic il discorso è diverso soprattutto per l’ingaggio: sarà talmente alto che è difficile trovare eventuali soluzioni a fine mercato in caso di mancato rinnovo con la Juve. Serve per forza o un rinnovo “ponte” per la cessione o per trattare successivamente. Al momento la trattativa è molto difficile, perché difficilmente il giocatore rinuncerà al suo ingaggio alla soglia dei 25 anni. Piuttosto io penso che il procuratore faccia un discorso del tipo: se non mi vuoi rinnovare vado a scadenza e firmo con chi voglio. E quello è il pericolo, secondo me rispetto a Chiesa questo pericolo è molto più alto. Trovare compratori con quell’ingaggio di Vlahovic non è facile e per rinnovare deve abbassare notevolmente le sue richieste. La possibilità di perderlo a zero secondo me è concreta».

Capitolo Scudetto. Ad oggi qual è la sua griglia dopo le prime sei giornate?
«Fino a qualche settimana fa pensavo che l’Inter avrebbe vinto in carrozza, la vedevo troppo più profonda ed attrezzata rispetto alle altre. Poi però se andiamo a vedere il campo, anche nell’ultima vittoria di Udine, secondo me l’Inter un po’ di carica l’ha persa rispetto alla scorsa stagione. Quest’anno ha più motivazioni in Champions rispetto al campionato, perciò io credo che il gioco sia molto più aperto. Con il Napoli senza coppe, sappiamo che Conte il fatto suo lo sa. Quindi vedo il Napoli come possibile sorpresa, l’Inter non più così tanto favorita e la Juve che sta costruendo. Io in questo momento non riesco a vederla sopra a Inter e Napoli, con il Milan un po’ più indietro».

Infine sulla Nazionale di Spalletti. Se le chiedo di fare tre nomi, su quali giocatori punterebbe per costruire la nuova Italia?
«Credo che Spalletti abbia già fatto qualcosa di nuovo rispetto all’Europeo nelle convocazioni, prendiamo Ricci che è stato rilanciato alla grande. Può essere un nome per il futuro, quel tipo di giocatore forse manca. Ricci può portare qualcosa di diverso, poi sono convinto che l’Inghilterra farà crescere Udogie, soprattutto per il dopo Dimarco. Il problema rimane l’attacco, bisogna aspettare la crescita di qualche giocatore che si sta appena affacciando al grande calcio. Da Liberali a Camarda, pensando al Milan, lì manchiamo ancora un po’».

Si ringrazia Marco Guidi per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.

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