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Higuain-De Laurentiis, sarà faccia a faccia in tribunale
Nicolas Higuain, fratello e agente del Pipita, spiega che cosa l’ha spinto a portare il presidente del Napoli davanti a un giudice
Tante promesse, pochi fatti. A causa della mancanza del pagamento di alcuni premi e contributi di solidarietà che erano stati pattuiti al momento della firma con il Napoli, Nicolas Higuain, fratello e agente dell’attaccante della Juve Gonzalo Higuain, ha fatto causa al presidente partenopeo Aurelio De Laurentiis e, il 12 luglio presso il tribunale di Napoli, i giudici emaneranno la loro sentenza.
LA CONTESA – Nella differenza tra “domanda e offerta”, infatti, balla un mancato corrispettivo di 2,5 milioni di euro e Nicolas ha voluto spiegare le ragioni della problematica: «Stavolta non è una partita di calcio. E’ una cosa più seria: parliamo di un professionista che aveva un contratto preciso e il suo ex datore di lavoro, il presidente De Laurentiis, non lo ha rispettato fino in fondo. Mio padre è nel calcio da 45 anni, io da 25 e non abbiamo mai vissuto una situazione del genere. Adesso, non ci resta che sperare nell’imparzialità dei giudici e nell’avere fede nella bontà della giustizia italiana».
UN PASSO INDIETRO – Nell’intervista, inoltre, Nicolas Higuain ha fatto un passo indietro di 365 giorni ed è tornato alla firma di suo fratello con la Juventus: «Noi abbiamo fatto la scelta giusta, perché Gonzalo ha firmato per uno dei migliori 5 club al mondo, è contentissimo di vestire il bianconero e potrebbe chiudere la carriera a Torino: anche De Laurentiis, tuttavia, immagino sia felice per i 90 milioni incassati, anche se dal giorno in cui abbiamo lasciato Napoli non mi ha mai più risposto al telefono….».