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I DIALOGOBBI – Caterina Baffoni: «Importantissimo il successo delle Women in Europa»
I DIALOGOBBI – Caterina Baffoni: «Successo in Europa delle Women importantissimo, rappresenta una chiara volontà»
Puntata de I Dialogobbi dedicata alle Juventus Women che sono andate avanti in Europa. Un obiettivo importante per un’altra stagione, l’ennesima, che si annuncia di grande livello. Ho scelto d’interrogare un’osservatrice attenta dal primo giorno della nascita della squadra, che a Juventus Tv ho avuto il piacere di incontrare in diverse circostanze: Caterina Baffoni. Laureata in economia e management, ha una sfrenata passione per il giornalismo, lo sport e il calcio e la capacità di trasmetterla.
Paolo: «Ciao Caterina, approfitto della tua competenza sulle Women per fare un approfondimento con te sullo stato dell’arte della squadra delle ragazze bianconere. Impossibile non partire dalla qualificazione ai gironi di Champions League. Cosa è andato bene in questo tratto di percorso iniziale?».
Caterina: «È un grande piacere per me poter parlare e commentare anche ora una volta il percorso delle Women, come ai tempi di Juventus tv in cui le abbiamo viste “nascere”. Da creatura appena nata, a realtà italiana importante e dolce conferma europea. Per chi come me ama il calcio, specie quello femminile (dato che ci ho giocato anche, per anni, dopo 12 primavere di pallanuoto) queste ragazze non possono che rappresentare un vero orgoglio per tutto il movimento, e non solo.
Le Women tornano nell’Europa che conta dopo l’exploit meraviglioso dello scorso anno, e un inizio un po’ a rilento in campionato: il pareggio contro il Sassuolo è apparso come una battuta d’arresto inaspettata per i più, dato lo strano quinto posto attuale in classifica, ma questo non deve e non può preoccupare. Ricordiamoci i tanti infortuni e soprattutto la mancata preparazione prima dell’avvio di campionato!
Queste ragazze ci hanno abituato sempre a dei risultati straordinari, ad un dominio territoriale in Italia vertiginoso, e ci può stare dopo anni di primato assoluto, una partenza a rilento».
Paolo: «Cosa ha rappresentato il successo in Champions League?»
Caterina: «Ieri sera, la vittoria per 2 a 0 contro le danesi del Køge ha rappresentato un passo importantissimo in avanti per una squadra unita e compatta da anni. Il pass assicurato nella fase a gironi delle ragazze rappresenta la chiara volontà di esprimersi e determinarsi anche in territorio europeo per le ragazze! L’atteggiamento delle ragazze è sempre stato proattivo grazie ad un posizionamento in campo logico e pulito, favorendo un baricentro molto alto che a sua volta ha permesso di creare molto e mantenere il possesso della sfera quasi unicamente nella metà campo avversaria. Sul fronte opposto le Danesi hanno creato qualche azione pericolosa, specialmente da fuori area, ma comunque hanno trovato sempre una barriera ottimamente posizionata. Complessivamente nel primo tempo si è rivista la fluidità di gioco della Juve della scorsa edizione, con un giro palla intelligente che ha saputo trovare sempre ben posizionate le giocatrici per una giusta finalizzazione.
Certo, ad oggi sono ancora lontane dalla forma migliore per i motivi elencati in precedenza, ma hanno dimostrato carattere e senso di posizione in ogni posto del campo nella volontà di conquistare una vittoria pesante e tutt’altro che scontata, visto l’avversario tosto, primo in classifica in campionato danese, e che lo scorso hanno si è qualificato alla fase a gironi insieme ad Arsenal, Barcellona ed Hoffeneim.
Questo è stato il primo obiettivo stagionale raggiunto, in cui si può tirare un sospiro di sollievo e lavorare per i prossimi impegni, anche per recuperaer assenze importanti come quelle di Sara Gama e Barbara Bonansea, giusto per fare due nomi.
Credo che sia giusto sottolineare anche come le più giovani tesserare cresciute proprio a Vinovo e che sono andate a fare esperienze altrove in questi anni – come Sofia Cantore, protagonista a tutto tondo della vittoria di ieri con un gol pazzesco -, rappresentino un “plus” per questa società che davvero sta puntando un salto nel professionismo femminile! Crescere e coltivare talenti, è sintomo di una società solida e ben decisa, matura a tal punto da puntare in alto tra le squadre che più contano in Europa.
É stata la testimonianza di una squadra più forte delle circostanze. Più forte delle avversità, senza le presenze più determinanti, come Gama, Bonansea, Rosucci. E nonostante ciò, Madama ha saputo strappare il pass per la “maturità”, integrando alla perfezione anche le new entry. Scene, in questa giornata di Champions che hanno saputo rappresentare l’essenza dello sport e dei suoi valori: sacrificio, aiuto e duello a colpi di minime distanze».
Paolo: «Come ti spieghi che la Juventus Women riesca a non essere sazia dopo anni di successi? C’è una motivazione profonda?»
Caterina: «Platini un giorno disse: “il calcio prolunga l’infanzia”. Frase eternamente vera, per chi racchiude i propri sogni e i propri sacrifici nella forza delle lacrime. Probabilmente il segreto di una mentalità vincente è racchiusa tutta qui.
Il pubblico, abbastanza gremito ormai presente ai grandi appuntamenti, si sarà definitivamente convinto di non essere capitato ad osservare una squadra da soccorrere dall’alto del suo tifo magnetico. Una squadra di eccellenza qualitativa, di donne di spessore umano e di cui ora dovrà dimostrarsi degno e di esserne l’ambasciatore per lasciare il suo personale segno indelebile anche in questa nuova avventura bianconera. ll destino, sempre lui, sembra aver dato il suo primo verdetto: questa Juventus non è solo è solo calcio. C’è una Signora che si colora di diversità, che si appassiona, si unisce, ritrova un senso di appartenenza e riscopre lo sport nei suoi valori fondamentali anche in Europa».