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I DIALOGOBBI – Francesco Zenzola: «La Juve è compatta e concentrata»
I DIALOGOBBI – Francesco Zenzola: «La Juve è compatta e concentrata». Le sue dichiarazioni in esclusiva a JuventusNews24
Francesco Zenzola è un allenatore UEFA B dal 2015 che partecipa da 2 anni principalmente ai format tattici di Juventibus ma anche ad altri format (post partita, juventiboh e altro). Juventino di famiglia da sempre, è il mio interlocutore in una puntata de I Dialogobbi stretta tra la risicata vittoria di Verona e il match che chiuderà il 2022: Juventus-Lazio. Tra Allegri e Sarri, c’è bisogno di un mister che ci illumini…
Paolo: «Ciao Francesco, voglio iniziare il Dialogobbo da un termine: cinismo. Viene spesso usato per la Juve, storicamente e ancor più con Allegri. Ed è il termine con il quale si è raccontato l’1-0 di Verona. Da allenatore e riferendoci proprio alla vittoria di giovedì sera, cosa vedi dentro questo concetto? Una forza, un limite, una filosofia di gioco?».
Francesco: «Il cinismo è una delle componenti del calcio, non esiste un solo modo per vincere. Essere capaci di usarlo in certe situazioni è sinonimo di forza. La Juventus di questo periodo è una squadra che non concede molto allo spettacolo ma che sa sacrificarsi molto di più rispetto ad un mese fa. É più compatta, attenta, concentrata. La partita di Verona l’ha dimostrato ancora una volta di più».
Paolo: «Credo che nell’ultimo periodo sia palpabile la crescita di Rabiot. Cosa è successo? C’è stata qualche soluzione tattica che ne ha favorito la continuità? O vedi altri fattori preponderanti?».
Francesco: «Rabiot era uno dei centrocampisti più promettenti d’Europa quando è stato preso dalla Juventus. Diciamo che ha avuto bisogno di un po’ più di tempo per calarsi completamente nella realtà della nostra squadra. Non credo sia una questione tattica, nell’ultimo anno e mezzo ha fatto bene sia giocando come mediano in un centrocampo a 4, sia come mezzala nel centrocampo a 3. Il suo difetto principale era mentale, spesso usciva dalla partita commettendo errori tecnici e disattenzioni anche gravi. Il Rabiot che stiamo vedendo ora è un giocatore più consapevole della propria forza che interpreta al meglio i compiti che gli assegna il Mister sia in fase di non possesso che in fase di possesso e soprattutto che con più coraggio cerca anche la giocata da finalizzatore».
Paolo: «La Juve di oggi: qual è l’aspetto più positivo e quello più preoccupante per il futuro? Io te ne offro uno che unisce entrambi: il ruolo dei giovani (Fagioli su tutti) e il rischio poi che però si perdano un po’ con l’andare avanti. Tu cosa pensi?».
Francesco: «L’aspetto positivo è sicuramente una ritrovata compattezza a livello di gruppo che si traduce poi in voglia di sacrificarsi, di lottare in campo con grande umiltà. Questo aspetto lo ritengo la base sulla quale costruire tutto il resto. L’aspetto negativo è la proposta di gioco, in fase offensiva siamo ancora poco efficaci soprattutto quando siamo noi a dover fare la partita. Non sto osservando varietà nelle combinazioni offensive. Sono sicuro però che da gennaio, recuperando tutti i giocatori di qualità che abbiamo fuori, si potrà vedere qualcosa di più interessante. I giovani sono stati una grande risorsa in questo periodo e Fagioli ne è l’esempio. Quasi dimenticato nelle gerarchie si è conquistato il posto grazie a prestazioni di assoluto valore. Io spero che Allegri li terrà in considerazione anche quando recupererà dagli infortuni i giocatori considerati titolari».
Paolo: «Un’ultima curiosità, che in realtà è la prima per ragioni di tempo. Come ti immagini Juve-Lazio? Oltre ai 3 punti, credo che molti si concentreranno sul confronto Allegri-Sarri. Prevedi qualche mossa a sorpresa? E, soprattutto, sarà un’altra partita dove usciremo fuori nel secondo tempo?»
Francesco: «Il confronto Allegri-Sarri per ovvi motivi sarà sicuramente il tema più trattato nel prepartita. Per quanto riguarda la partita, la Lazio è diventata una squadra molto più accorta in fase difensiva. Nel derby ha dimostrato di essere capace di difendere in maniera ordinata ed aspettare l’occasione giusta per crearsi spazi e pungere in avanti sfruttando la velocità dei suoi attaccanti. La Juve dovrà essere brava a non concedere questi spazi. Mi immagino una Juve che presserà alta con grande intensità nei primi 15/20 minuti nel tentativo di sbloccarla subito. Non immagino una partita bloccata nel primo tempo come contro l’Inter. Difficile prevedere sorprese perché da quello che ho letto Allegri avrà ancora problemi di formazione (Cuadrado e Locatelli acciaccati, Alex Sandro squalificato). Purtroppo dovremo fare ancora una volta di necessità virtù ma se la Juve scenderà in campo con l’atteggiamento delle ultime partite sono convinto che potrà portare a casa i 3 punti anche contro la Lazio. Punti che vorranno dire terzo posto prima della sosta del Mondiale, risultato un mese fa impensabile».