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Il peso di Kulusevski nella Juve di Pirlo
Nonostante la giovane età, Kulusevski si prospetta come uno dei giocatori più importanti della Juve di Pirlo. Ha qualità uniche nella rosa
Le lacune creative in avanti
La Juve di Sarri ha avuto tanti problemi tattici. Oltre alla grossa inefficacia del pressing offensivo, c’è stata un’elevata sterilità nel terzo di campo offensivo, soprattutto contro chi si difendeva basso. Un elevato possesso palla che però generava poche occasioni, c’era difficoltà nel rendersi pericolosi. Oltre alla presenza di mezzali in difficoltà tanto nel palleggio quanto negli smarcamenti, mancava anche un profilo creativo (ala o trequartista) in grado di innescare le punte e creare superiorità numerica. Nelle intenzioni di Sarri, questa figura doveva essere Douglas Costa, ma la stagione del brasiliana è stata caratterizzata da tanti infortuni.
L’intensità di Kulusevski
A dicembre la Juve ha ufficializzato l’acquisto del giovane Kulusesvki (classe 2000), che stava facendo sfracelli con il Parma. Lo svedese ha effettuato una stagione strepitosa, tra i migliori giocatori del campionato, con la bellezza di 10 gol e 8 assist. Il suo stile tecnico si è esaltato nel sistema tattico di D’Aversa: il Parma era tra le squadre più difensive del campionato, che si difendeva con un blocco basso e attaccava quasi unicamente in spazi larghi. Un contesto ovviamente opposto rispetto a quello della Juve, ma il talento svedese ha chiarito in conferenza che all’Atalanta era abituato a giocare contro squadre che si difendevano in 10 sotto la linea della palla.
Io ho imparato a Parma un calcio nuovo perché nelle giovanili dell’Atalanta ho sempre affrontato squadre che si difendevano con 10 uomini dietro. Alla Juve ritroverò un calcio che amo, con tanto possesso. L’importante sarà muoversi parecchio"
Kulusevski su @tuttosport— Jacopo Azzolini (@AzzoJacopo) August 4, 2020
Tra le molti qualità del giocatore c’è soprattutto un’intensità che oggi manca a molti bianconeri: basti pensare ai suoi break, alla capacità di ribaltare velocemente il campo e di partire in conduzione (azzecca ben 2.3 dribbling ogni 90′). Non va neanche dimenticata la sua generosità difensiva in fase di non possesso: si tratta addirittura del secondo giocatore del campionato per tentativi di pressione totali. Insomma, considerando che la Juve ha avuto enormi problemi nel pressare in avanti, è fondamentale che Kulusevski dia un importante contributo in quell’aspetto. Soprattutto perché le punte bianconere danno un contributo piuttosto basso quando c’è da pressare.
Uomo assist
Tuttavia, la situazione in cui Kulusevski si è saputo esaltare è sopratutto la fase di rifinitura. Lo svedese ha un talento eccezionale nel mettere i compagni solo davanti al portiere, con passaggi filtranti di precisione millimetrica. Anche quando va a ritmi elevati, Kulusevski non perde di efficacia visto che mantiene grande pulizia tecnica anche in velocità. Alla Juve mancava un rifinitore in grado di innescare con qualità gli attaccanti, visto che – oltre ai problemi di Douglas Costa – Ramsey non ha avuto a Torino l’impatto che ci si auspicava. Nell’ultima stagione Kulusesvki ha effettuato la bellezza di 2.4 passaggi chiave ogni 90′, con 0.20 Expected Assists ogni 90′.
Nonostante la giovane età, lo svedese sarà rivestito di pesanti responsabilità nella prossima stagione. Oltre all’intensità, dote di cui la Juve ha disperato bisogno, è di fatto il principale profilo creativo della rosa, quello chiamato a dare più imprevedibilità e generare occasioni da rete. Non si inserisce in una squadra con tante ali di talento, bensì in una squadra abbastanza arida offensivamente nella trequarti avversaria. Insomma, buona parte dell’efficacia della Juve in avanti dipenderà da Kulusevski. Vedremo quale sarà il suo impatto in un top club che, al contrario delle ripartenze del Parma, attacca in spazi molto stretti, contro squadre che si chiudono.
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