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Il poker si fa sportivo, ma fatichiamo a considerarlo uno sport reale

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Il poker è uno sport a tutti gli effetti e come tale obbliga il pokerista professionista ad allenamenti, rigoroso rispetto delle regole e uno stile di vita sano.

Non solo gioco d’azzardo. Per scrollarsi di dosso questa etichetta e allargare la propria fetta di giocatori, il poker diventa anche sportivo. In questa variante, vigono le stesse regole del poker classico, con la differenza che mentre in quest’ultimo l’obiettivo è economico, nel poker sportivo potrebbe bastare semplicemente giocare e divertirsi. 

Poker sportivo: uno sport tra allenamenti, pratica e regole ferree


Divertirti sì, ma senza mai abbassare la guardia e dimenticare di mettere in pratica le proprie strategie. Il poker sportivo, infatti, è pur sempre un gioco di estrema abilità che richiede intuizione, fermezza e soprattutto conoscenza delle regole del poker

Per avvicinarsi a questo mondo e diventare un vero professionista serve quindi fare molta pratica. A questo proposito, si possono sfruttare tutte quelle piattaforme online che permettono di utilizzare bonus 20 euro senza deposito, così che anche chi è alle prime armi possa iniziare a muovere i suoi primi passi senza coinvolgimento di denaro reale.

Come per qualsiasi altro tipo di sport, oltre alla pratica, è necessario anche molto allenamento. La vita di un giocatore di poker, infatti, non è poi così distante da quella di un atleta: bisogna lavorare su sé stessi e mettere in pratica una serie di esercizi preparatori per migliorare la propria condizione fisica e avere di conseguenza una mente più lucida, concentrata e preparata a sostenere il carico di stress della competizione.

Un professionista deve prendersi cura di sé stesso, mangiare bene e dedicare molto tempo all’attività fisica, come per esempio allo stretching. Stare molto tempo seduti, in tensione e con la concertazione alle stelle può avere, infatti, riscontri negativi sia per la salute fisica sia per quella mentale. Ecco perché saper controllare la respirazione per ossigenare a sufficienza il cervello e saper controllare le proprie emozioni, diventano elementi fondamentali per poter affrontare nel modo giusto un torneo di poker sportivo.

Filosofia e regolamento del poker sportivo


Essendo uno sport a tutti gli effetti, la Federazione Italiana Gioco Poker (FIGP) ha rilasciato un regolamento ben preciso per tutti coloro che vogliono avvicinarsi al gioco del poker sportivo. Innanzitutto, per partecipare a un torneo è necessario pagare una quota d’ingresso, la quale, per permettere a più persone possibili di giocare, non sarà mai troppo salata. 

I tornei di poker sportivo si distinguono in tornei Sit’n’Go e Multitavolo.

I primi sono piuttosto rapidi, non a caso il loro nome significa letteralmente “siedi e vai”. I Sit’n’Go prevedono che 6 o 9 partecipanti giochino allo stesso tavolo, oppure che 18 pokeristi giochino in due differenti tavoli composti da 9 persone ciascuno. Alla quota d’ingresso corrisponde un numero di fiches uguale per tutti, e a vincere sarà l’ultimo rimasto in gara.

I Multitavolo, invece, sono più diffusi e possono durare anche ore. A questi tornei i giocatori possono partecipare giocando in più tavoli. Come per i Sit’n’Go, si paga una quota d’ingresso e tutti ricevono lo stesso numero preciso di fiches.

Qualunque sia la modalità di gioco scelta, è sempre fondamentale giocare osservando anche un’altra regola ferrea, quella del rispetto degli orari i quali devono essere per tutti sostenibili. Niente notti intere passate attorno ai tavoli a giocare fino al sorgere del sole: gli orari di inizio di ogni torneo, così come quelli di fine, devono essere adatti anche per i giocatori che il giorno dopo dovranno recarsi al lavoro, e vengono per questo stabiliti spesso anche di domenica o durante la mattina. 

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