Il Principe Marchisio al Toro non ci andrà mai
Il Principe Marchisio alza la voce sulla buonuscita e la Juve lo mette sul mercato. Dopo 25 anni termina la favola
Il Toro ci prova. E le tifoserie del capoluogo piemontese si accaniscono comunque contro. Motivo? La buonuscita. Marchisio al Toro? Mai. Anche se le favole a volte prendono una butta piega. E’ vero, il Principe (Marchisio) e la Principessa (Juventus) si trovano a discutere non più di fatalità e progetti amorosi, ma brutalmente di sporco denaro. Dopo venticinque anni, quindi, il divorzio è pronto a macchiare il destino che li ha voluti uniti dai tempi dei “primi” calci ad un pallone e – ironia della sorte – dei primissimi e non pochi gol contro i pari età granata.
Sia chiaro, Marchisio ha dato tanto alla Juventus e altrettanto ha ricevuto dal club che lo ha coccolato, fatto crescere e riabbracciato proprio nel momento più delicato, ovvero dopo la maturazione ad Empoli, per ripartire – anche con lui – da lontano e verso quelli che sono stati poi gli ultimi sette meravigliosi anni ricchi di successi, di infortuni, ma anche di gerarchie ribaltate.
L’accordo con la Juve scade nel 2019, ovvero il prossimo giugno, allo spegnimento della 33° candelina
Simbolicamente, per i meno ortodossi, l’età in cui gli “amici” ti tradiscono e in qualche caso ti “crocifiggono”. Calcisticamente, quando il fisico comincia a dare segnali di cedimento e anche per questo non ti propongono rinnovi di contratto, diversamente da altri tuoi compagni. Anzi, ti danno il benservito facendoti trovare pronta la risoluzione. E lì capisci che è davvero finita. E devi decidere se accettare col sorriso o a denti stretti. Anche per non fare la fine dell’uccellino Titti in gabbia.
In questi casi non basta neppure scappare in vacanza, lavarsi i capelli con un uno shampoo delicato o ingerire integratori di lunga vita, se prima non chiarisci la tua posizione. O se lo fai, magari chiedendo una “cattiva” buonuscita, mandi su tutte le furie chi allora prova a mandarti a quel… Toro.
Capirebbero i tifosi? Non sia mai ritrovarsi un “gobbo” tra i piedi, direbbero i granata e un “traditore” sulla sponda opposta gli amici inconsapevoli. Il giochino sta tutto qui. Far decidere il Principe a levare le tende senza troppo rumore.
«Mai un’altra squadra italiana» disse Marchisio in tempi non sospetti. E allora se non si vuol smettere veramente pur non essendo più al al centro del progetto bianconero, la “promessa” resa pubblica resti l’unica cosa che conta… per non far cambiare il giudizio dei tifosi su un amore che non può, per nessun motivo, trasformarsi in un tradimento.